«Riconosciuto il valore del consenso bipartisan»
Va controcorrente Sandro Bondi, il coordinatore nazionale di Forza Italia. Mentre tutta la casa dlele Libertà attacca a testa bassa, uno degli uomini più vicini a Silvio Berlusconi scelgie una linea morbida. E spiega: «Nelle parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rilasciate alla Frankfurter, risuona la preoccupazione per gli interessi generali dell'Italia ed il riconoscimento del valore positivo del consenso tendenziale di maggioranza e opposizione sui pilastri storici e irrinunciabili della collocazione e della politica estera dell'Italia». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Isabella Bertolini, coordinatrice del partito in Emilia Romagna e considerata un'ultrà berlusconiana: «Afghanistan? Test di coesione già fallito per Prodi e l'Unione. Il Capo dello Stato torna a tirare le orecchie alla maggioranza, bocciando clamorosamente le ali estreme. Segno che per il governo del professore i guai continuano». Secondo la Bertolini «anche ieri le solite risse, i soliti ricatti interni al centrosinistra. L'accordo è svanito. Uno spettacolo indecente, che fotografa lo sbando del governo unionista che continua ad affondare nelle paludi politiche sinistre della missione in Afghanistan. Toccherà alla Cdl salvare il prestigio dell'Italia. Se Prodi non è in grado di avere una politica estera, se ne deve andare».