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An pensa al Ppe, l'Udc tende una mano

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Il leader di Alleanza Nazionale aveva affrontaot il tema sabato nell'incontro con Nicolas Sarkozy e ieri è arrivato il via libera dal partito di Pier Ferdinando Casini. «Se Alleanza Nazionale chiederà l'iscrizione al Partito popolare europeo, noi opereremo come già abbiamo fatto nei confronti di Forza Italia - ha spiegato il portavoce dell'Udc, Michele Vietti - per favorire questo approdo che rappresenta la naturale conseguenza dell'azione dell'onorevole Fini. Più il centrodestra italiano si connota nel modello del Ppe e più sarà seria ed incisiva la nostra opposizione». Chissà se la cosa piacerà all'ex ministro Francesco Storace che ieri da Camaldoli, dove ha concluso la due giorni per presentare l'associazione di cultura e di partecipazione politica «d-Destra», ha annunciato che al prossimo esecutivo di An parlerà chiaro. «Daremo rispetto e lo pretenderemo - ha detto -, ma nulla e scontato». «Non è detto che ci debba essere una guerra» ha aggiunto. E al leader del partito, Gianfranco Fini, ha chiesto: «Non chiederci fedeltà ti daremo lealtà». Dopotutto, il messaggio di Storace è chiaro: «A fine giugno Fini ha annunciato una svolta per An, che partirà dall'esecutivo politico convocato per domani accogliamo con grande rispetto il tentativo del leader della destra italiana di dare vita ad un profondo rinnovamento e valuteremo con l'attenzione che merita la proposta che lancerà al Paese». «Il dibattito sarà franco, ma rispettoso, nel consenso e nel dissenso» ha precisato Storace che ha però chiesto a viva voce che «la destra non rinunci mai ad essere se stessa».

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