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Olimpiadi, Milano scavalca Roma

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Letizia Moratti è pronta a lanciare la candidatura di Milano per le Olimpiadi del 2020. Il sindaco del capoluogo Lombardo ha detto che è pronta a formalizzare la candidatura di Milano nel caso non dovesse decollare la candidatura di Roma per i Giochi olimpici del 2016. Moratti ha spiegato che «così come il Governo ha sostenuto Torino per i giochi invernali, mi aspetto che faccia la stessa cosa con Milano». Della candidatura il sindaco parlerà con il presidente del Consiglio, Romano Prodi, in un incontro che è già in agenda. Moratti ha detto di attendersi dal sindaco Veltroni e dal governo lo stesso comportamento tenuto da Milano, pronta a fare un passo indietro di fronte a un'indicazione del Coni per la candidatura di Roma ai giochi del 2016. «Noi poniamo seriamente la candidatura di Milano, nel caso non dovesse andare in porto quella di Roma per il 2016, e ci aspettiamo il sostegno convinto del governo. Sarà uno dei temi in agenda al tavolo per Milano: un capitolo infatti - ha aggiunto Moratti - è dedicato agli eventi internazionali». Il «tavolo per Milano» è la sede giusta - a giudizio del sindaco - per collocare i temi istituzionali e di politica economica secondo una scala di priorità. Milano, al pari di altri Comuni con i bilanci in ordine, intende riproporre la questione, affrontata già nella riunione delle Città metropolitane, di una diversa distribuzione delle risorse da parte del governo centrale sulla base di criteri e metodi di ripartizione che vadano oltre il dato dei residenti. «Il vero nodo - ha spiegato Letizia Moratti - è il city users, vale a dire il numero di persone che quotidianamente fanno uso della città, dei suoi mezzi di trasporto, della sua viabilità. Non c'è dubbio che Milano, al pari di altre aree metropolitane, ha un numero di fruitori di gran lunga superiore a quello dei suoi abitanti. Si tratta di questioni che vanno istruite e allestite in sede Anci e poi trasferite in sede di confronto con il governo». Incalza anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. «Sarebbe sorprendente che 15 giorni dopo le insistenze di Roma su Milano per ospitare le Olimpiadi del 2016, improvvisamente la capitale rinunciasse alla sua candidatura per il dissolversi di quelle stesse condizioni». Il presidente della Regione ha voluto ricordare al sindaco di Roma Walter Veltroni che «c'è un gentleman agreement in base al quale spetta a Roma la possibilità di candidarsi nel 2016, ma tocca a Milano quella per il 2020». Formigoni si è augurato che «le difficoltà e i problemi cui accenna Veltroni possano essere superati e che Roma confermi in termini concreti la sua candidatura per il 2016».

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