«Chi attacca i servizi è un vero terrorista»
Invece è chi attacca i servizi che hanno questa missione che è un vero terrorista». Il colloquio con il segretario generale dell'Onu Kofi Annan è appena terminato e Berlusconi si concede un passeggiata per Piazza di Spagna. Fuori dell'atmosfera ufficiale l'ex premier si lascia andare a alcune considerazioni sulla questione di Abu Omar. Ribadisce la sua assoluta estraneità. «Nè io nè Letta ne sapevamo niente». E rivolgendosi all'attuale maggioranza torna al tema dei rapporti con gli Stati Uniti: «Se questi rompono con la Cia saremo esposti ad attentati: siamo di fronte ad un tasso di incoscienza incredibile». Intanto dai vertici di Forza Italia si sottolinea che «l'intreccio in atto tra magistratura politicante e stampa compiacente, che porta alla sistematica violazione del segreto istruttorio attraverso la diffusione di delicatissime intercettazioni, sta mettendo in grave pericolo la funzionalità dei nostri servizi segreti e la sicurezza dello Stato». Per il partito di via dell'Umiltà bisogna capire «se il governo sta conducendo questa manovra, con l'ausilio di una martellante gogna mediatica», al fine di «unificare i servizi segreti sotto il cappello di Palazzo Chigi». «Se fosse così ci troveremmo di fronte a un gravissimo tentativo di destabilizzazione che l'opposizione democratica avrebbe il diritto e il dovere di contrastare con la massima fermezza. L'Italia in questo momento di tutto ha bisogno meno che di un regime da operetta, incapace di preservare il prestigio del Paese sullo scenario internazionale e succube di contropoteri senza controllo che ne minano la sicurezza e la stabilità ». «La guerra al terrorismo che la sinistra ha sempre detto di voler delegare interamente all'intelligence si combatte anche con le operazioni coperte, di fronte alle quali sarebbe doveroso da parte di tutti, nell'interesse superiore della nazione, agire con senso di responsabilità come avviene negli Stati Uniti, dove prima di pubblicare notizie riguardanti la sicurezza nazionale i giornali trattano riservatamente anche per un anno con le autorità preposte». la replica alle parole di Berlusconi è arrivata dal capogruppo alla Camera dei verdi Angelo Bonelli. «Per Berlusconi chi chiede la verità sul ruolo del Sismi è un terrorista: è, questa, un'affermazione vergognosa. Comunque - sottolinea Bonelli - delle due l'una: o Berlusconi sapeva quello che il Sismi faceva, e allora mente, o non sapeva, e quindi è stato un incapace. Ma la possibilità che non sapesse è la meno probabile».