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Il Garante per la Concorrenza Catricalà «Avanti tutta con il decreto Bersani»

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Avanti tutta dunque con il decreto Bersani senza cedere al potere delle lobbies, scongiurando «il diffondersi della sensazione dell'inutilità di ogni sforzo». Ma anche su altri fronti: a cominciare dai servizi pubblici locali, trasporti in prima linea, dove bisogna abbattere i monopoli. Anche arrivando alla «soluzione radicale» di sciogliere i «legami proprietari tra enti locali e società di gestione». Il Garante per la Concorrenza Antonio Catricalà spinge sull'acceleratore e all'indomani del decreto competitività del Governo e dei nuovi poteri che attribuisce all'Authority, spiega che «occorre convincere gli interessati che la concorrenza» fa bene, aumenta «la torta: i profitti, i posti di lavoro e le opportunità». Con tutti i mezzi nell'interesse del consumatore. Chiede così di poter promettere l'immunità - e non solo sconti di pena come previsto dal decreto Bersani - per i pentiti, le imprese che autodenunciano cartelli nel proprio settore. Annuncia poi che dall'inizio dell'anno ha dovuto infliggere 668 milioni di multe - l'ultima ieri, da 100 mila euro, per Cogeban sul pagobancomat - e si rammarica: «La sanzione rappresenta la fase patologica del rapporto con le imprese, il risultato cui mirare è un altro: effettiva correzione delle storture del mercato», spiega di fronte alla platea con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Non possiamo permetterci il lusso di non cercare soluzioni, di non far fronte comune per migliorare il nostro destino» aggiunge puntando, in particolare, il dito anche sulla Pubblica amministrazione, un settore «autoreferenziale» che deve essere affrontato perché «l'etica della concorrenza non lascia spazio a sprechi e inefficienze». Liberalizzare e privatizzare quindi il «back office» (i dipendenti non a contatto con il pubblico) che impiega il 43% dei dipendenti della Pubblica amministrazione: va ridotto, snellito anche per creare «un nuovo mercato e nuovi posti». Nel suo scenario a 360 gradi sul sistema-Italia non tralascia anche i risultati ottenuti. Come nel caso del latte artificiale per i bambini: nell'ultimo anno, in seguito alle azioni Antitrust, i prezzi sono scesi fino al 35%. Con un risparmio - fa notare - per le giovani famiglie stimabile in 40 milioni. Lo scenario per settore tracciato da Catricalà nella sua relazione ha raccolto il plauso degli imprenditori - da Luca Montezemolo a Marco Tronchetti Provera, da Piero Gnudi a Roberto Poli, da Giovanni Bazoli - dello stesso ministro Bersani che ha parlato di «incoraggiamento forte» all'azione intrapresa: D'altro canto il titolare del dicastero nel realizzare il suo programma delle liberalizzazioni era partito proprio dalle segnalazioni dall'Antitrust. Castricalà ha avuto anche l'ok dei consumatori che si dicono comunque preoccupati «del quadro».

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