«Mancano le riforme strutturali»
Secondo il parere dell'agenzia, infatti, se l'Italia vorrà mantenere la valutazione «al livello attuale avrà bisogno di misure strutturali per assicurare un chiaro e significativo e sostenuto trend verso l'abbassamento» del ratio sul debito. «Il piano finanziario presentato dal governo italiano - si legge in una nota dell'agenzia - contiene obiettivi ambiziosi. Questi - viene osservato - rimarranno però fuori portata, se il governo non varerà riforme strutturali per raggiungerli». A giudizio degli analisti di S&P, il Dpef appare foriero di «molte buone intenzioni ma poche misure concrete. Il governo, pertanto, dovrà specificare le riforme strutturali al fine di ottenere gli obiettivi ambiziosi» fissati nero su bianco all'interno del documento. In particolare, viene puntualizzato ancora «questi obiettivi fiscali aggressivi potranno essere raggiunti attraverso tagli alle spese nelle aree della sanità, delle pensioni, del servizio pubblico». Il piano stilato dall'esecutivo, ha precisato Standar&Poor's, dimostra «l'intento del governo di fare fronte alle preoccupazioni sollevate» dalla stessa agenzia. Per «mantenerlo al livello attuale - concludono gli analisti di S&P - misure strutturali sono necessarie al fine di assicurare un chiaro trend verso l'abbassamento del ratio sul debito».