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I sindacati: «Aspettiamo per valutare»

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Avevano lasciato, alla viglia dell'approvazione del Dpef, il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa con un'inflazione programmata fissata dal governo all'1,9%. Ieri in mattinata invece, il Documento approvato dal Consiglio dei Ministri riportava l'inflazione programmatica al 2%. Correlata dalle rassicurazioni del ministro dell'Economia sul fronte previdenziale: il taglio del cuneo fiscale non riguarderà i contributi pensionistici. Cgil, Cisl e Uil, che non avevano nascosto il malumore, hanno così scelto toni più cauti per i primi commenti del Dpef. Ma, come dimostrano i distinguo al'interno del Governo che risentono delle tensioni sindacali, il giudizio rimane sospeso. Si attende il documento finale e poi la valutazione definitiva sarà fatta dalla segreteria unitaria fissata per lunedì prossimo. «Anche io sono preoccupato, ma la concertazione deve continuare - ha detto ieri Padoa-Schioppa - Come potrei non esserlo avendo il compito difficile di ottenere un risultato contabile dietro al quale ci sono vite umane». I sindacati però vogliono valutare con attenzione il documento. Il leader della CgilGuglielmo Epifani si dice «allarmato» per le possibili dimensioni dei tagli di spesa. Il metodo con cui si è fissato il tasso di inflazione programmata, continua però a non piacere alla Cisl, che chiede al Governo «un chiarimento politico urgente» sull' impostazione della politica economica.

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