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«L'intelligence non risulta coinvolta»

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E dagli approfondimenti svolti non sarebbe emerso il coinvolgimento di apparati dell'intelligence italiana nell'operazione della Cia. Queste le tappe dell'approfondimento del Copaco. APRILE 2005 - Il Comitato chiede alla procura di Milano la trasmissione di tutti gli elementi acquisiti dalla procura stessa nel corso delle indagini nei quali si evidenzi un eventuale coinvolgimento dei servizi. METÀ GIUGNO 2005 - La procura fornisce la copia della richiesta di custodia cautelare degli agenti della Cia e, secondo quanto si era appreso all'epoca, escludeva ogni coinvolgimento e responsabilità dei servizi segreti italiani. 30 GIUGNO 2005 - Il Governo riferisce alle Camere. Ma il Copaco si occupa ancora per 5 volte della questione. 7 LUGLIO 2005 - Audizione del segretario generale del Cesis Emilio Del Mese. 14 LUGLIO 2005 - Audizione del direttore del Sismi, generale Nicolò Pollari. 26 LUGLIO 2005 - Audizione del direttore del Sisde, generale Mario Mori. 28 LUGLIO 2005 - Audizione del sottosegretario generale della presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Ognuno di loro, secondo quanto riferito dagli esponenti del Copaco, ha «fermamente e inequivocabilmente escluso senza margine di equivoci ogni coinvolgimento dei servizi» nel rapimento di Abu Omar. 6 AGOSTO 2005 - Il Copaco riceve ulteriore documentazione della procura di Milano che conferma le dichiarazioni di giugno dopo ulteriori indagini. 28 SETTEMBRE 2005 - Audizione del procuratore di Milano Armando Spataro, che - sempre secondo quanto riferito dai commissari al termine dell'audizione - esclude ancora il coinvolgimento dei servizi italiani.

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