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La protesta si allarga in tutta Italia

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Dopo Milano, Torino e la Capitale, tassisti sul piede di guerra anche a Genova e a Napoli

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Ma l'esecutivo non sembra affatto disposto a mollare di fronte a proteste «senza senso» che il premier Romano Prodi confida possano rientrare presto nel loro «alveo naturale». Un ottimismo ben poco condiviso dalla categoria, che anzi è pronta ad alzare i toni, anche se la protesta dovesse sfociare in uno scontro con la polizia. «I tassisti sono disperati. La categoria non mollerà - afferma il coordinatore di Taxi Italiano, responsabile nazionale della Fit Cna, Maurizio Longo - anzi avverto il rischio di un'azione di forza della polizia». I sindacati chiedono all'esecutivo di stralciare dal decreto sulle liberalizzazioni le norme sui taxi e pretendono l'apertura di un tavolo di confronto «per discutere - spiega la Unica-Filt Cgil - le proposte più volte avanzate dalle organizzazioni sindacali per il miglioramento del servizio». Anche perchè, ricorda l'Ait, «in Italia i tassisti rappresentano 300 mila voti». Il governo rassicura sul confronto, ma di stralciare il provvedimento non se ne parla affatto: «Manterremo la direzione di marcia», dice il ministro dello Sviluppo Pierluigi Bersani. I disagi più gravi sono nati negli aeroporti e nelle stazioni. Oltre Roma e Fiumicino, a Linate centinaia di passeggeri sono stati costretti a ricorrere a mezzi alternativi per raggiungere il centro. Disagi anche a Genova, al terminal Caselle di Torino e Napoli dove i taxi hanno lavorato a singhiozzo. Vittime della collera sono stati peraltro anche i tassisti che, invece, hanno continuato a lavorare. Nel capoluogo piemontese un tassista che non aderiva alla protesta è stato aggredito da altri colleghi. Ed anche a Roma molti conducenti al lavoro si sono rifiutati per tutta la giornata di trasportare i clienti in centro per timore di incappare nell'ira di chi ha incrociato le braccia. La protesta è intanto finita nel mirino della commissione di garanzia sugli scioperi. Il presidente, Antonio Martone, ha chiesto urgenti informazioni ai prefetti di Roma, Milano e Torino «in ordine alle modalità di sospensione del servizio dei taxi attualmente in corso».

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