Forza Italia: «Manovra bluff di un gruppo di demagoghi»
La manovra non c'è, quindi il buco non c'è mai stato». Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, non ci sta e torna all'attacco della manovrina messa a punto dal governo. E aggiunge: «È stato abile però il ministro Bersani: è riuscito a coprire sui giornali e sulle tv le bugie del governo Prodi con un provvedimento solo all'apparenza scintillante - conclude Bonaiuti - ma che produrrà dubbi o scarsi effetti nel tempo e che ha già suscitato l'irritazione di molte categorie produttive». Ma all'attacco ci va tutta Forza Italia. Critica Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore degli azzurri: «Abbiamo la conferma che il Governo è fatto da demagoghi che nei giorni pari gridano, Padoa Schioppa in testa, che l'attuale situazione economica è peggiore di quella del 1992, e poi nei giorni dispari fanno una manovrina assai leggera». «Delle due l'una - osserva Cicchitto -: se la situazione è peggiore di quella del '92, allora Padoa Schioppa è un incosciente; se invece essa è assai diversa, allora egli ha scritto cose assai inesatte e ha fatto dell'allarmismo solo per dare qualche pezza d'appoggio a Prodi e a Fassino, nelle loro polemiche forsennate contro il precedente governo». «Prodi e compagni - ribadisce Martusciello. deputato di FI - sono dei bugiardi matricolati. Per mesi non hanno fatto altro che gridare al lupo per una presunta voragine nei conti pubblici e oggi ci si accorge che per correggere la voragine temuta basta una manovra inferiore allo 0,1% del pil pari a 1,1 miliardi di euro». «Pacco, paccotto e contro paccotto. Altro che manovra economica, questo è un grande bluff dal sapore propagandistico: mette nello stesso calderone provvedimenti di peso e natura diversi». Lo ha detto Maurizio Bernardo, deputato di Fi e membro della commissione Attività produttive, sulla manovra varata dal governo. «Un'operazione indegna e ridicola, sicuramente inutile rispetto alla competitività del sistema Italia», ha spiegato Bernardo. «I conti pubblici erano in linea con i parametri europei già con il governo Berlusconi, altrimenti la manovra varata ieri non sarebbe stata inferiore allo 0.1% del Pil». «La decisione del governo Prodi di cancellare le agevolazioni Ici per la Chiesa è un gravissimo passo indietro», ha invece stigmatizzato Maurizio Lupi di Forza Italia commenta la manovra economica del governo Prodi. «Il nostro governo aveva tolto questa imposta sul patrimonio della Chiesa riconoscendone la funzione pubblica e l'alto valore sociale. Oggi la sinistra dimostra ancora una volta la sua concezione statalista della realtà».