Il tormentone di Visco «Tutta colpa della Cdl»
Ma ora si cambia, «in modo radicale», con una «nuova tensione etica e civile», che si concretizza nella lotta ad ogni forma di illegalità economica. Il vice-ministro per l'Economia, con delega alle Finanze, Vincenzo Visco ha delineato a Napoli, alla festa della Guardia di Finanza, la nuova strategia fiscale del governo Prodi. «Il governo - ha assicurato Visco - non ha intenzione di inasprire il prelievo tributario: al contrario, è nostro obiettivo diminuirne l'onere, nella misura compatibile con gli equilibri di bilancio». E anche a questo servirà la lotta all'evasione e all'elusione fiscale. «La situazione che ho trovato - ha spiegato Visco - è grave. L'economia del Paese si è fermata e la gestione della finanza pubblica ha provocato un deterioramento dei saldi che suscita le più serie preoccupazioni in tutte le sedi nazionali ed internazionali». Il titolare delle Finanze ha anche indicato alcuni dei problemi che sono stati alla base di questo peggioramento della finanza pubblica. «A tale deterioramento ha sicuramente contribuito - ha detto Visco con riferimenti impliciti - un consistente aumento dell'evasione fiscale prodottosi come inevitabile effetto dei numerosi condoni introdotti nell'arco degli ultimi anni». La Guardia di Finanza avrà il ruolo strategico di «contrasto ad ogni forma di illegalità economica». Ma sarà prevista anche una «determinata, sistematica ed intelligente» lotta all'evasione e all'elusione. Si tratta di obiettivi «prioritari» nell'interesse della collettività, ma anche «per recuperare gli equilibri finanziari compromessi» e «per procacciare i margini per una riduzione delle imposte». Il rilancio dell'economia sarà l'impegno fondamentale del governo - ha spiegato il ministro - che vede «segni di crescita più incoraggianti», un clima migliore con le parti sociali». Visco ha chiarito che il governo ha come obiettivo quello di «diminuire l'onere delle imposte, nella misura compatibile con gli equilibri di bilancio». L'equità passa attraverso una redistribuzione del carico fiscale. Ma saranno necessari anche «interventi sulle imposte dirette e sulle imposte indirette per redistribuire il carico fiscale».