«Che squallore per noi che difendiamo la famiglia»

Quelle che mettono alla gogna il partito a cui si sono tesserati anni e anni fa. Fanno parte dello zoccolo duro di An: ieri, in centinaia, erano presenti al Palazzo dei Congressi dell'Eur a Roma per il dibattito sul «sì» al referendum con i vertici della Casa delle Libertà. Oppure sono giovani militanti di Alleanza Nazionale. Attivi in politica da almeno un decennio, in circoli all'interno dei quali hanno conquistato incarichi a vario titolo e livello. Fulvio Accorinti di anni ne ha 27. Iscritto alla facoltà di Scienze Politiche de «La Sapienza» di Roma, si è tesserato nelle fila di Alleanza Nazionale a sedici anni ed è stato neoeletto in diciannovesimo municipio. «Sembra — ha detto commentando il "Laziogate" — che le indagini vadano avanti da oltre un anno ma ancora non si sia arrivati a un punto di chiusura. Mi sembra di capire che ci sia una sorta di spada di Damocle su Alleanza Nazionale. Ci sentiamo sotto ricatto: se veramente avessero commesso fatti del genere... allora perché, dopo un anno, ancora non è chiaro? Insomma, di questi fatti non si sa assolutamente niente. Su Sottile — ha continuato — sinceramente mi sento in difficoltà. Non credo ci sia del penale. A rimanere è la questione morale. Chi è senza peccato — ha concluso — scagli la prima pietra». Marco Di Loreti di anni ne ha 23. Attualmente è dirigente provinciale di Azione Giovani: «Non mi sento particolarmente toccato — ha detto — o colpito da tutte queste vicende. Siamo ancora nel campo delle ipotesi e di definitivo non c'è nulla. Quello che conta per noi è la politica e la militanza. Non credo sia disinteresse, soprattutto perché, a essere coinvolta, non è stata la mia organizzazione giovanile e, soprattutto, di certo non sta a noi dare giudizi su questa vicenda». «In questo periodo i leader di An sono molto indecisi — ha commentato Santina, di 62 anni — Sono stati cinque anni al governo e ora si stanno riorganizzando. Spero che in futuro si rifaranno perché sono stati superati dalla sinistra solamente per pochi voti». «Intercettazioni e inchieste? Non rimango sorpresa — ha detto Lucia Colavalle Tuccimei, 45 anni, presidente del Circolo An di Trevignano — perché la sinistra è naturalmente portata a questo tipo di azioni. Poi, naturalmente, si scoprirà che tutte queste accuse sono infondate». «Il nostro elettorato — ha continuato Mila, 56 anni — è molto intransigente riguardo ai princìpi. In questo momento, quindi, gli elettori si sentono frastornati, solo il tempo potrà provare se, queste accuse, sono fondate o meno. Come donna, in un primo momento mi ha dato fastidio soprattutto la strumentalizzazione del corpo femminile... soprattutto per un partito come il nostro, che tra i pilastri annovera quello della famiglia». Fotoservizio GMT