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Il Professore: «No all'euroscetticismo»

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Il premier chiede all'Europea di ripartire. Oggi l'incontro con Zapatero

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Il Professore arriva a Bruxelles insieme a ministro degli Esteri Massimo D'Alema. L'obiettivo dichiarato è quello di «una forte e decisa ripresa del dibattito politico in Europa e sull'Europa». «Un dibattito — ha detto entrando nel palazzo di Justus Lipsius — che negli ultimi anni ha visto i paesi membri disattenti e distratti, Italia inclusa». Da qui l'appello a «rimettersi in movimento», combattendo quella «vena di euroscetticismo» che ha contagiato diversi paesi. «Noi tutti abbiamo bisogno di riportare l'Europa al ruolo che le compete — ha spiegato — nello scenario mondiale. L'Europa è un bisogno e una necessità per i paesi membri, così come per le grandi potenze protagoniste dello sviluppo mondiale e per gli Stati che fanno parte della parte più povera del Mondo, che guardano soprattutto a noi, nella speranza di uno sviluppo e di una ripresa che sono l'unica salvezza che essi vedono». «Oggi — ha voluto sottolineare in uno dei passaggi centrali del suo discorso il presidente del Consiglio Romano Prodi — finisce il periodo di lutto e quindi la riflessione riparte». Secondo quanto ha riferito una fonte della Farnesina, il premier ha sottolineato la necessità che sia avviato un percorso che preveda il 2009 come termine massimo per la ratifica di un trattato costituzionale, naturalmente con le inevitabili modifiche che saranno necessarie. I lavori del Consiglio Europeo non interromperanno, peraltro, la serie degli incontri bilaterali tra il Primo Ministro italiano e gli altri leader europei. Ieri, a margine delle sessioni in programma a Palazzo Justus Lipsius, un colloquio con il primo ministro greco, Costas Karamalis, mentre per oggi è confermato il preannunciato incontro bilaterale con il primo ministro spagnolo, Josè Luis Rodriguez Zapatero. Il futuro della Costituzione europea apparirà più chiaro nel primo semestre del prossimo anno, quando la presidenza di turno tedesca presenterà un rapporto sulle sorti del trattato costituzionale, secondo quanto previsto nell'ultima bozza delle conclusioni del Consiglio europeo. Lo ha indicato il portavoce del cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel, il presidente di turno dell'Ue. I leader europei hanno mostrato «un consenso molto forte» sull'idea di presentare un rapporto nel giugno 2007 per stabilire i possibili «futuri sviluppi» del testo alla fine del 2008, quando la Francia avrà la presidenza europea.

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