LA VICENDA DEL TRIGNO
L'opera collega il Molise all'Abruzzo ed è crollata oltre due anni fa, nel 2004. Tanti i disagi arrecati negli ultimi anni ai pendolari molisani e abruzzesi. Il viadotto è stato per tutto il periodo invernale chiuso a «singhiozzo» creando difficoltà ai pendolari in particolare e forti polemiche. La svolta il 13 luglio 2005 allorquando gli stessi rappresentanti politici presso la Regione Molise e il Comune montenerese hanno sottoscritto una petizione popolare sostenuta da Cristiano Di Pietro dell'Italia dei Valori, dai consiglieri di opposizione di Montenero e San Salvo, da Domenico Porfido consigliere regionale del Molise insieme a Nicola Argirò consigliere della Provincia di Chieti. La protesta corale ha ottenuto gli effetti sperati e il 15 luglio 2005 la Provincia di Campobasso ha annunciato di aver approvato con delibera di giunta il progetto esecutivo definitivo dei lavori. Lo stesso ente rimarca la necessità del finanziamento da parte della Giunta regionale molisana. Il primo agosto dello scorso anno il Presidente molisano Iorio assicura il placet ai fondi rientranti negli interventi per calamità naturali, ammontanti complessivamente a circa 3 milioni e 500 mila euro. Il 5 agosto l'amministrazione di Palazzo Magno pubblica la gara di evidenza pubblica per ricostruire il ponte che viene appaltato il 19 settembre 2005 a un'Ati, associazione temporanea di imprese molisane ed abruzzesi. È stato il consorzio di imprese, uno dei 58 che presentarono offerta, a demolire e ricostruire il ponte. E mentre l'iter burocratico stava procedendo, lo scorso autunno sono tornate a tenere banco le solite problematiche. Il 16 novembre 2005 una piena del Trigno ha determinato nuovamente la chiusura della bretella, riaperta il giorno dopo senza danni gravi, fortunatamente. È la prima chiusura stagionale. Il 27 novembre 2005, un'altra ondata di maltempo «cancella» letteralmente le bretelle viarie di accesso al ponte. Il 21 dicembre 2005 si è dato il via alla demolizione della struttura e alla ricostruzione della nuova opera, tuttora in corso. La popolazione dei paesi confinanti tra Molise e Abruzzo ha tirato un sospiro di sollievo. La consegna dell'opera è prevista a fine anno ma i lavori sono attualmente nella fase iniziale.