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E-mail contro i vertici Udc È giallo

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Una contraddizione in termini. E un «giallo» che a via Due Macelli stanno ancora cercando di risolvere. Le frecciate le hanno mandate sia Stefano Graziano - ex responsabile degli enti locali del partito, sollevato dall'incarico assieme alle altre cariche sospese dal segretario Cesa fino al congresso di autunno - sia Domenico Barbuto, segretario nazionale dei giovani. L'uno avverte Cesa e «il suo suggeritore» di non sottovalutare il «crollo preoccupante» del partito, diventato «bonsai». Barbuto interviene sul referendum denunciando «la linea a dir poco altalenante». A Casini e Cesa dice: «Abbiano il coraggio di assumere una posizione chiara dinanzi a quel popolo che ambiscono, con evidenti difficoltà, a rappresentare». Dichiarazioni contenute in comunicati apparentemente spediti dall'ufficio stampa Udc. Ma da via Due Macelli smentiscono che siano mai partite le note in questione. Anche perchè un ufficio stampa - essendo stato anche quello revocato da Cesa - deve essere ancora nominato. «Qualcuno - denunciano - sta usando in maniera impropria gli indirizzi di posta elettronica». I mittenti sono due ma nessun indirizzo elettronico corrisponde a quello ufficiale. Così al partito proseguono le indagini per cercare di capire chi è il responsabile dell'operazione di pirateria informatica.

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