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IL PRESIDENTE del Consiglio Romano Prodi ieri sera è tornato a Roma dove ha incontrato, a cena, i suoi ...

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Doveva essere una riunione tranquilla, ma alla fine della cena sono uscite decisioni impottanti, sia pure ventilate e ancora da ufficializzare. Sentite il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa: «Quello che appare adesso è che gli strumenti di controllo del disavanzo predisposto per il 2006 creano una situazione di grave tensione, quale il rischio di chiusura di cantieri in settori importanti come ferrovie e Anas». «Una situazione preoccupante - ha spiegato il ministro - e per questo ho chiesto una riunione per rappresentare le mie prime valutazioni sulla situazione dei conti pubblici». Anche se, ha evidenziato Padoa Schioppa, «la due diligence non è ancora compiuta, le situazioni si vanno chiarendo e la realtà è più grave di quanto ci potesse apparire in un primo momento». «Nei giorni scorsi - ha ricordato il ministro - avevo detto che le due grandezze chiave, il rapporto deficit-pil e il saldo primario nel 2005, erano a livelli peggiori del '92. Quello che appare adesso è che gli strumenti di controllo del disavanzo predisposti per il 2006 creano situazioni di grave tensione, quale il rischio di chiusura di cantieri in settori importanti come le ferrovie e l' Anas». Il ministro ha, quindi, aggiunto di avere «illustrato il quadro che è bene sia conosciuto dai colleghi nei suoi aspetti». Al momento - si sottolinea in ambienti ministeriali - non si esclude nulla, e quindi neanche l'ipotesi di una manovra bis (da dieci miliardi). Anche se al momento questa eventualità non esiste. Se sarà necessario - si sottolinea negli stessi ambienti - si farà anche questa cosa. Ma la questione non si è ancora posta. La riunione di ieri sera, ha precisato Padoa Schioppa, «non ha niente a che vedere con gli incontro che domani (oggi, n.d.r.) il presidente del Consiglio Prodi avrà a Bruxelles», ma rappresenta la pessa in pratica di un «metodo di lavoro» che il professore ha inaugurato per l'appunto ieri sera per fare il punto, di volta in volta, su argomenti specifici del programma. Si tratta di un modo di procedere - si rileva in ambienti di Palazzo Chigi - che cosnentirà di lavorare avendo una «visione d'insieme» su certi tempi per poi elaborare iniziative concrete. A cena altre, e con altri miunistri, seguiranno nelle prossime settimane.

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