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Ieri per le comunali alle urne il 52%. Nel 2001 era il 79% ma si votò un giorno soltanto

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Polemiche e disguidi nella prima giornata elettorale. Oggi seggi aperti dalle 7 alle 15 poi comincia lo scrutinio delle schede Sole e mare spingono gli elettori lontano dai seggi

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Per le comunali, secondo quanto hanno comunicato i servizi informatici elettorali del Viminale — ieri ha votato il 52% degli aventi diritto. Alle precedenti consultazioni, quando però si votava in un solo giorno, l'affluenza era stata del 79%. I comuni che rinnovano le amministrazioni sono 1.261 fra cui 23 capoluoghi. Quattro le grandi città chiamate al voto: Torino, Milano, Roma e Napoli. Per le elezioni provinciali alla stessa ora aveva votato il 42% degli aventi diritto. Nelle precedenti consultazioni, quando però si votava in un solo giorno, l'affluenza alle ore 22, era stata del 67,5%. Alcune polemiche, qualche disguido e qualche contestazione hanno animato la giornata elettorale. Oggi le urne torneranno ad essere aperte dalle 7 alle 15, subito dopo inizieranno gli scrutini. Fanno eccezione la Regione Siciliana e i Comuni di Ayas in Valle d'Aosta e Peio in provincia di Trento, dove si è votato solo ieri. In caso di ballottaggio, si tornerà a votare l'11 e il 12 giugno. Questi i fatti salienti o i più curiosi della giornata. Il presidente della Repubblica ha votato in via Panisperna, a Roma - Un applauso ha accolto, poco dopo le 12, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che è andato a votare con la moglie, la signora Clio, presso il seggio in cui è iscritto, in via Panisperna, presso l'Istituto tecnico per il turismo Cristoforo Colombo, a Roma. Franca Rame contestata, avrebbe indicato voto ad amica - La senatrice Franca Rame è stata accusata da un rappresentante di lista di avere indicato il voto a un'amica accompagnata per motivi di salute al suo seggio, la sezione 1613 in via Quadronno 32 a Milano. Ma né il presidente né la vicepresidente e nemmeno una scrutatrice del seggio hanno confermato la versione di Daniele Bargnesi, che è anche segretario provinciale del movimento giovanile della Democrazia Cristiana per le Autonomie. Polemica a Cosenza, migliaia sms con falso sondaggio - Polemiche a Cosenza per gli sms inviati ieri mattina, ad urne aperte, su migliaia di cellulari con i quali si riferiscono i dati di un sondaggio elettorale secondo il quale Giacomo Mancini, candidato sindaco della Rosa nel pugno, sarebbe vincente al primo turno. Iniziativa che ha indotto Nicola Adamo, deputato dell'Ulivo e vicepresidente della Regione Calabria, a presentare un esposto-denuncia in Questura in cui ha anche riferito il numero di cellulare dal quale sono stati inviati gli sms. A Caserta fotografa scheda votata, denunciato - Il click del telefonino che ha usato per fotografare la scheda elettorale appena votata gli è costata una denuncia alla magistratura ed il sequestro dell'apparecchiatura da parte di agenti di polizia, in servizio al seggio. È accaduto in un seggio elettorale di Maddaloni (Caserta), dove si vota per l'elezione del sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale. Protagonista dell'episodio un elettore di 47 anni. Lo scatto prodotto dal telefonino ha richiamato l'attenzione del presidente e di due scrutatori. Testimone va a votare con scorta carabinieri - È andato a votare scortato dai carabinieri il testimone di giustizia Giuseppe Masciari, che ieri aveva denunciato all' Ansa di essere stato lasciato solo dallo Stato a causa della revoca del programma di protezione. Masciari è testimone di giustizia dal 1997. Lo scorso anno, dopo che l' uomo ha testimoniato in numerosi processi di mafia consentendo anche la condanna di alcuni boss, la Commissione centrale gli aveva revocato il programma di protezione. In Toscana seggi vuoti e spiagge piene — Affluenza piuttosto bassa e operazioni di voto regolari, in Toscana, in questo primo scorcio di domenica elettorale. La bella stagione e le alte temperature hanno spinto molti elettori alla gita fuori porta. Sono circa 700 mila quelli chiamati a scegliere il presidente di una Provincia, Lucca, e i sindaci di 30 comuni, fra cui tre capoluoghi di provincia: Arezzo, Grosseto e Siena.

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