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IL CHIODO FISSO

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Diliberto pensa solo alla legge Biagi «Bisogna abolirla»

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Sono i primi due provvedimenti che, secondo il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, il presidente del Consiglio deve scrivere nella sua agenda di governo. Nel primo caso, Diliberto sollecita l'azione del governo - in particolare del ministro Damiano - in risposta alla richiesta formulata l'altro ieri dal presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che ha suggerito all'esecutivo di non cancellare la legge Biagi. «In campagna elettorale - ricorda Diliberto - dissi che l'appoggio della Confindustria all'Unione era una sorta di cambiale che gli industriali avrebbero portato all'incasso. Ora che abbiamo vinto le elezioni è andata come avevo previsto». La legge 30, che riordina il mercato del lavoro non può essere corretta, come sostengono settori del centrosinistra, ma va cancellata. «Chiedo al governo e al ministro Damiano - afferma il segretario del Pdci - di abrogarla. Sul programma dell'Unione, programma che abbiamo sottoscritto tutti, c'è scritto che devono essere privilegiati i contratti di lavoro a tempo determinato perché i rapporti lavorativi precari devono essere l'eccezione. Per cui chiediamo al ministro del lavoro Cesare Damiano di preparare un provvedimento che attui quanto stabilito nel programma». Rimanendo in ambito economico, Diliberto chiede al presidente del Consiglio di tutelare il potere d'acquisto delle pensioni minime, con un sistema di indicizzazione come era ai tempi della scala mobile. Nei primi cento giorni l'esecutivo dovrà inoltre presentare una legge sul conflitto di interessi sul modello di quella statunitense.

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