Vegas: «Vogliono alzare le tasse per colpire il ceto medio»

Il governo Berlusconi ha consegnato a Prodi un Paese risanato con i conti pubblici a posto». Il senatore di Forza Italia Giuseppe Vegas, ex sottosegretario al ministero dell'Economia, che in prima persona ha seguito le finanziarie della scorsa legislatura a fianco del ministro Tremonti, sostiene che le accuse dell'Unione «sono tutta una montatura». La Cdl afferma di aver lasciato i conti in ordine ma dalla sinistra arrivano dichiarazioni preoccupanti che lasciano presagire una manovra da lacrime e sangue. Dove sta la verità? «Nel 2001 non c'era un monitoraggio dei conti pubblici e il rapporto tra il deficit e il pil è passato dallo 0,8% al 3,1%; più che triplicato Quest'anno invece c'è stato un aumento dello zero virgole qualche punto. E questo perchè il governo Berlusconi ha fatto una Finanziaria rigorosa. L'Italia è stata sottoposta a una quantità di esami dai maggiori istituti internazionali che hanno riconosciuto la serietà della nostra azione risanatrice. La riforma delle pensioni è stata adirittura indicata come un modello dalla Commissione europea. Tutti gli interventi di finanza pubblica hanno ricevuto il via libera da Bruxelles. Insomma c'è stata una politica di raccordo con la Ue che dovrebbe essere una garanzia per la sinistra della serietà dell'azione risanatrice dei conti pubblici. Ma a quanto pare l'Unione ritiene poco affidabili i giudizi degli organismi europei». Ma allora perchè il ministero dell'Economia ha sentito l'esigenza di affidare a una commissione l'esame dei conti pubblici? «Innanzitutto va detto che la commissione insediata dal ministero dell'Economia non è stata fatta chiamando le massime autorità, come il presidente dell'Istat o membri della Corte dei Conti, ma coinvolgendo l'economista Riccardo Faini che fa parte del sito lavoce.info. Insomma è un esame addomesticato in partenza, fatto in casa, che non dà nessuna garanzia». Vuole quindi dire che c'è una strategia dietro alle accuse di un disastro finanziario? «Dietro l'usbergo di un presunto buco credo che si voglia creare un gran polverone per attuare proposte legittime dell'attuale governo e per alzare le tasse cercando di colpire ceti medi e lavoratori autonomi. In questo modo la sinistra al governo vuole avvantaggiare la propria base elettorale. Questo operazione però è rischiosa perchè quando si colpisce il risparmio come le rendite finanziarie c'è il pericolo di far scappare i risparmiatori e di sottrarre i capitali necessari per lo sviluppo del sistema Paese pregiudicando l'avvio della ripresa. Ma dietro queste accuse vedo anche dell'altro». Cosa? «È la prosecuzione della campagna elettorale. C'è un intento punitivo nei confronti dell'elettorato del centrodestra. Ma si tratta di puro tafazzismo perchè alla fine tutto si ritorce contro l'intero paese». Ma la riduzion e del cuneo fiscale non è un vantaggio per i lavoratori? «Se il lavoratore ha uno sconto sul costo del lavoro poi però paga di più sulla casa e sul risparmio allora i conti non tornano. Le tasse sono uno strumento per distribuire il costo della spesa non è uno strumento punitivo contro gli avversari politici. Inoltre se i rappresentanti del governo ripetono che la situazione della finanza pubblica è disastrosa può accadere che qualche agenzia di rating potrebbe prenderli sul serio e protremmo subire un aumento dei tassi d'interesse».