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«Per Prodi sarà presto paralisi»

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«Questa maggioranza non può fare scelte coraggiose per ridurre il disavanzo»

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L'impressione è che non lo sappiano neanche loro. L'unica certezza è che sono deboli e rischiano la paralisi». Giorgio La Malfa, presidente del Partito repubblicano, ha molte perplessità. E pochi dubbi. Sulla politica economica del governo Prodi e il segnale di «preoccupazione» dell'Ocse (l'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo), La Malfa sottolinea che l'esecutivo di centrosinistra è come minimo poco chiaro. «Da un lato dicono che vogliono affrontare subito questo nodo - spiega - Dall'altro chiedono tempo all'Ue». L'Ocse prevede una nuova impennata dell'inflazione per l'anno in corso del 2,4% contro il 2,1 dell'area dell'euro. Perché sale l'inflazione? «La risposta è energia, petrolio. È lì il punto. Il fatto che l'economia Ue e quella italiana crescano poco aiuta a tenere a freno l'inflazione. Il governo Berlusconi ha tenuto i conti sotto controllo e questo ha fatto sì che l'inflazione non è cresciuta troppo». Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco dice che bisogna razionalizzare la spesa pubblica... «Ci facciano vedere. Razionalizzino la spesa. Siamo tutti pronti ad ammirare interventi moderni e risolutori». Visco sostiene che bastava mantenere l'eredità dell'avanzo primario del 2001. «L'eredità del 2001 è il tre per cento del Pil registrato da Eurostat. Un buco gigantesco fatto per finanziare la campagna elettorale del centrosinistra». Qual è la ricetta di Prodi? «Non si capisce. Dovevano abbassare il cuneo fiscale di cinque punti. E ora? Dovrebbero dire che non lo possono fare più. Ma Prodi non lo dice. È evasivo». Perché, secondo lei? «Perché zittisce i suoi neoministri? Perché questa coalizione è un coro stonato. Parla con voci diverse tra loro. Non ho mai visto una replica di così basso profilo come quella di Prodi. Il fatto è che se prende una posizione netta è subito polemica all'interno dell'Unione». E la sua ricetta? «Meno tasse e meno spesa pubblica». Ma Berlusconi è riuscito soltanto ad abbassare le tasse... «È vero. La causa è la debolezza delle forze liberali nel governo della Cdl. Ma nel governo Prodi queste forze sono totalmente assenti». Che governo ci vorrebbe per risanare la nostra economia? «Alla Tatcher o alla Reagan. Invece abbiamo avuto uno Zapatero prima di avere un Aznar...». Come se ne esce? «Con una maggioranza più omogenea. L'Italia è un malato che si gira sul fianco. Questo non cura la malattia». Pessimista? «No. Realista. Nessuno dei vecchi parlamentari della maggioranza sembrano avere fiducia nel successo di questo governo». Prevede una crisi a breve? «No. La crisi implica le elezioni. Quindi ingoieranno tuti molti rospi. Ma i rospi sono indigesti e i mal di pancia cresceranno. Lo stesso gli scontri». Quindi? «Per il governo sarà paralisi. Questa è la mia previsione».

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