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La Cdl: «L'avevamo detto. Sono il partito delle tasse»

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Nella Cdl, la musica è sempre la stessa: noi l'avevamo detto in campagna elettorale, il centrosionistra aumenterà le tasse. Il primo a dirlo è il portavoce di Silvio Berlusconi Paolo Bonaiuti. «Visco annuncia agli italiani che stanno per arrivare le tasse sui Bot, sui Cct, sulle obbligazioni e sulle successioni - dice -. Poi fa un appello all'onestà intellettuale: certo non quella del centrosinistra, che in campagna elettorale ha sempre accusato noi di fare terrorismo sulle nuove tasse». A seguire arrivano il vicecoordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto («come volevasi dimostrare: già Visco proclama i primi aumenti di pressione fiscale che riguardano la tassazione sulle rendite finanziarie e la tassa di successione») e il senatore della Lega Roberto Calderoli («più Visco è uguale a più fisco»). A questo punto lo stesso Visco interviene per chiarire le sue dichiarazioni. «Il Governo non aumenterà le tasse, ma cercherà di abbassarle - spiega il viceministro -. E riusciremo lo stesso a ridurre il deficit, nonostante il centrodestra si sia mangiato tutto l'avanzo primario di 5 punti di Pil che avevamo lasciato nel 2001». «Ho letto alcuni attacchi da parte del centrodestra - continua Visco - in particolare le dichiarazioni di Bonaiuti, Cicchitto, Calderoli. Cercano di far passare il Governo di centrosinistra come il Governo delle tasse. È un film già visto. Il centrodestra ha messo in difficoltà la finanza pubblica e adesso fa finta che sia colpa nostra se bisogna risalire la china». Parole che hanno lo stesso effetto della benzina sul fuoco delle polemiche. Ed è ancora Bonaiuti a suonare la carica. «L'onorevole Visco non può prima annunciare che tasserà in un colpo solo Bot, Cct, obbligazioni e successioni e poi tentare penosamente di rimangiarsi quello che ha detto - attacca nuovamente Bonaiuti -. Onorevole Visco, "voce dal sen fuggita, più richiamar non vale..."»'. Ma, a questo punto, anche dal centrosinistra si alzano voci critiche nei confronti di Visco. «Peggio delle tasse, c'è solo l'incertezza sulle tasse» è il commento del segretario dei Radicali Italiani Daniele Capezzone. «Che oggi - continua Capezzone -, a cominciare da Vincenzo Visco, ricomincino prospettazioni e ipotesi vaghe sulla introduzione di nuove forme di tassazione, mi pare un modo di ricreare il clima che stava per far perdere all'Unione le elezioni». Mentre il capogruppo di Rifondazione Comunista alla Camera Gennaro Migliore rinvia qualsiasi giudizio nel merito. «Visco annuncia nuove tasse? Il nostro giudizio dipende da chi viene tassato». Dalla Cdl, invece, continua l'attacco a testa bassa. «Noi non abbiamo mai avuto dubbi: che questo sia un governo delle tasse gli italiani, ahimè, lo scopriranno. Noi siamo stati facili Cassandre» è il commento del presidente dei deputati di Alleanza nazionale, Ignazio La Russa. «Il ritorno al governo di "Dracul-Visco", l'inventore della tassa di rapina chiamata Irap, non sarebbe potuto essere più inquietante per gli italiani» gli fa eco il collega di partito ed ex presidente della commissione Finanze del Senato Riccardo Pedrizzi. E Roberto Calderoli si domanda con un pizzico di ironia: «Ma Visco mentiva questa mattina o questo pomeriggio?»

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