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L'amaro risveglio

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La rabbia di Luciano Violante «cancellato» all'ultimo minuto

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Chi ha visto la lista dei ministri da vicino negli ultimi tempi giura che fino a poche ore prima il suo nome era scritto, così come riportato da quasi tutti i giornali. Poi è scomparso. Cosa è successo? Violante sarebbe rimasto vittima di più fattori diversi: troppi piemontesi (alla fine 5) nel nuovo governo; poi troppe poche donne (a un certo punto sarebbero scese a 2); troppo squilibrio, infine, nelle scelte interne dei Ds tra esponenti vicini al segretario e al presidente. Per lui ora si potrebbero aprire sostanzialmente due orizzonti: o diventare presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera o intraprendere la strada che potrebbe portarlo dritto alla vicepresidenza del Csm. Chi lo conosce meglio sostiene che difficilmente adesso potrebbe accettare il primo incarico. Ma se è vero che difficilmente chi si occupa dei rapporti con il Parlamento potrà trovare il tempo per seguire anche le riforme, delegando così il difficile compito alla commissione Affari Costituzionali, forse la prima soluzione potrebbe rivelarsi poi non così indigesta.

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