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Ventisette preti su cento scelgono la Sinistra

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Il 14 per cento non si interessa di politica, il 10 per cento risponde «non saprei» e il 3 non indica niente. L'orientamento politico è una delle voci su cui sono stati interpellati un campione di 650 preti diocesani e 1046 seminaristi teologi, per una «Indagine su sacerdoti e i seminaristi del clero diocesano in Italia» commissionata dalla Cei. Un estratto dell'indagine è stato presentato alla cinquantaseiesima assemblea generale della Cei, in corso da ieri a venerdì in Vaticano. Alla domanda se esistono o sono esistiti nel nostro Paese partiti «cattolici», il 47 per cento risponde «non è sempre possibile o necessario che i cattolici siano uniti in politica», il 36 «i cattolici possono portare il loro impegno nella politica solo se agiscono uniti» mentre il 9 è convinto che «la vera testimonianza cristiana è individuale». Per quanto riguarda altri temi sociali, l'80 percento del campione ritiene «giusto che lo Stato consideri solo una donna e un uomo sposati come una famiglia» mentre il 13 ritiene che «lo Stato deve considerare un uomo e una donna che vivono insieme, anche se non sposati, come una famiglia». L'84 percento ritiene che per quanto riguarda i beni e i servizi «il prezzo deve corrispondere al vero valore di una cosa» ma c'è un 3 percento che ritiene che «il prezzo di una cosa deve dipendere solo dal mercato e dalle sue regole». Per il 59 percento il fattore immigrazione è considerato «una risorsa», ma c'è anche un 6 percento che ritiene che «gli immigrati rappresentano un problema per il nostro paese, creano problemi di ordine pubblico e tolgono lavoro agli italiani».

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