«Sui Pacs il Papa non capisce. È restauratore»
E il suo errore è non capire che promuovere un accordo coniugale come ha fatto il centrosinistra significa difendere quegli stessi valori che la Chiesa e Benedetto XVI vogliono difendere. Parola del neopresidente della Camera Fausto Bertinotti. «La reazione del Pontefice è sbagliata perchè restauratrice, non vede che le unioni di fatto sono un arricchimento di quei valori che il Papa teme che la modernizzazione possa distruggere. Dovrebbe essere invece attento a questi valori», ha detto ieri l'ex segretario di Rifondazione ospite di «Porta a porta», commentando le dichiarazioni del Santo Padre in merito ai Pacs. «Per me le preoccupazioni del Pontefice sono sempre degne di rispetto - ha aggiunto Bertinotti - anche se non le condivido. Se il Papa dice una cosa reiterandola io cerco di capire quello che non condivido. Il Papa è preoccupato non per la famiglia ma per la modernizzazione che investe il mondo perchè teme che possa aggredire le radici profonde di questa civiltà. La modernizzazione che io chiamo globalizzazione. Anche io ho criticato la globalizzazione - spiega ancora il presidente della Camera dei Deputati - ma i valori delle unioni civili sono un arricchimento, ripeto, di quei valori che il Pontefice vuole difendere». Bertinotti ha poi sottolineato di essere «favorevole ai Pacs». E ha spiegato: «Credo che siano una buona soluzione per il nostro Paese e se fossi in un governo monocolore della Prc li farei subito. Devo però riconoscere che il compromesso raggiunto nel programma dell'Unione è una buona cosa. Devo riconoscere che siamo arretrati dal punto di vista del riconoscimento giuridico, abbiamo introdotto il riconoscimento dei diritti delle persone ma capisco che non è la stessa cosa. Adesso il legislatore deve tradurre questo compromesso. Le mie prerogative personali però - ha concluso - sono le stesse che chiedono anche i movimenti gay». Durante il programma di Bruno Vespa, l'ex «subcomandante Fausto» ha parlato anche di altri problemi. «Se Berlusconi ha avuto il merito di avere un governo stabile da poter durare cinque anni, il demerito è dell'opposizione che non è riuscita a farlo cadere. La stabilità è una virtù quando c'è una buona politica ma è un vizio però quando c'è una cattiva politica», ha detto commentando le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a proposito della stabilità del Governo della Casa delle Libertà.