Vignetta antisemita Israele a Fausto «Perché tace?»
Ha mostrato così il ventre molle del pregiudizio antisemita che esiste in una parte della sinistra e che da tempo denunciamo». Lo ha affermato in una nota Yasha Reibman, portavoce della comunità ebraica di Milano, commentando la vignetta pubblicata dal quotidiano nei giorni scorsi. «Il problema non sono le dimissioni del direttore di Liberazione che personalmente non chiedo — ha aggiunto Reibman — il problema è politico, si deve finalmente aprire quel processo per combattere la cultura dell'odio e della demonizzazione verso Israele. Fausto Bertinotti in quanto presidente della Camera e dirigente politico ha l'obbligo di intervenire e di esercitare la sua leadership. Il suo silenzio in questa occasione sarebbe un'ulteriore occasione persa». Ieri anche un quotidiano israeliano, Yediot Ahronot, ha riportato il disegno apparso sul quotidiano di Rifondazione comunista che mostra un varco nella barriera di separazione in Cisgiordania con la scritta «La fame rende liberi», che richiama la scritta «Il lavoro rende liberi» posta all'ingresso del lager nazista di Auschwitz, con il titolo «Antisemitismo oltraggioso». Il giornale israeliano ha scritto che la vignetta ha indignato l'ambasciatore di Israele in Italia nonché il portavoce della comunità ebraica di Milano.