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Oggi è il giorno dell'undicesimo Presidente

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Una vera e propria «liturgia» governa l'investitura: onori militari, campane a festa e salve di cannone

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L'eletto parte da casa. Il presidente della Repubblica viene prelevato dalla sua abitazione in forma privata dal segretario generale della Camera, Ugo Zampetti, e accompagnato a Montecitorio a bordo di un'auto della presidenza della Repubblica scortata dai Carabinieri in motocicletta. Suona la campana di Montecitorio. La partenza del presidente della Repubblica dalla sua casa è segnata dalla campana maggiore di Montecitorio, che suona ininterrottamente fino al suo arrivo alla Camera. L'arrivo alla Camera. Il Capo dello Stato viene ricevuto all'ingresso principale di Montecitorio dai presidenti di Camera e Senato e riceve nell'atrio gli onori militari da un reparto di Carabinieri in alta uniforme disposto su due file che si fronteggiano. Da lì ci si dirige in Aula, ornata con 21 bandiere e drappi rossi. Si sparano 21 salve di cannone. Quindi, aperta la seduta, il Capo dello Stato si alza in piedi e pronuncia la formula del giuramento: «Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione». In quel momento vengono sparate 21 salve di cannone e la campana di Montecitorio torna a suonare. Il messaggio alla Nazione. Il presidente della Camera cede il suo posto al centro del banco della presidenza al presidente della Repubblica, si siede alla sua destra e invita i grandi elettori a sedersi; dopodichè il capo dello Stato rivolge il suo messaggio alla Nazione. Si lascia l'Aula. Al termine del messaggio, la seduta del Parlamento in seduta comune viene chiusa ed il capo dello Stato lascia l'Emiciclo raggiungendo l'atrio di Montecitorio. Dove viene accolto dal presidente del Consiglio e riceve il saluto del segretario generale del Quirinale, mentre un reparto di corazzieri in alta uniforme gli rende gli onori. Quindi si esce da Montecitorio: nella piazza si ascolta l'Inno nazionale e si passa in rassegna il reparto di onore schierato con bandiera e banda. L'omaggio al Vittoriano. Dopo il suo giuramento, il nuovo presidente della Repubblica va all'Altare della Patria dove il Capo dello Stato rende omaggio al Milite ignoto. Verso il Quirinale. Quindi scortato dai corazzieri a cavallo e dai motociclisti si sale al Quirinale lasciando Piazza Venezia. Giunto al Quirinale, il neo presidente riceve gli onori militari nel Cortile d'onore; al termine, nel Salone dei Corazzieri i discorsi: il saluto del presidente uscente Carlo Azeglio Ciampi e, se vorrà farlo, quello del nuovo inquilino del Colle. Quindi, il rinfresco nel Salone delle feste.

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