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Europa e richiamo ai partiti, è l'era Napolitano

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Il nuovo Capo dello Stato prepara il discorso agli italiani. Da domani inizia le consultazioni

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Per Giorgio Napolitano si trattava dell'ultimo giorno da «cittadino comune» (si fa per dire, visto che è comunque senatore a vita), concluso con una cena in famiglia dopo una passeggiata pomeridiana a Villa Borghese, tra saluti e strette di mano. Il nuovo presidente ha lavorato per gran parte della giornata alla stesura del discorso che pronuncerà oggi pomeriggio in Parlamento durante la cerimonia del giuramento. Un discorso non rituale, in cui si presenterà per la prima volta alla Nazione. Napolitano, che ha già detto che vuole essere il presidente di tutti gli italiani, farà un forte richiamo ai principi fondamentali della Costituzione come ancoraggio per tutta la nazione. Un tema molto sentito da Napolitano, come dimostra anche la richiesta di «sostegno morale» ai quattordici componenti della Costituente ancora in vita (da Giulio Andreotti a Oscar Luigi Scalfaro, da Vittorio Foa a Antonio Giolitti). Molti di loro, tra l'altro, hanno telefonato a Napolitano per ringraziarlo e per assicurargli che il sostegno non mancherà. Sarà questo un terreno tra l'altro abbastanza scivoloso, visto che proprio la revisione del testo varato nel '46, appena approvato dal Parlamento, è oggetto di un referendum che si svolgerà il 25 giungo. Quindi, Napolitano dovrà rifarsi soprattutto alla prima parte della Costituzione, quella dei principi fondamentali, e non della seconda, quella dell'assetto istituzionale, che appunto è stato cambiato. Probabilmente il Capo dello Stato utilizzerà questa parte per fare un richiamo ai partiti affinché siano più vicini alla società. D'altro canto, lasciando la presidenza della Fondazione Camera, ha detto che si rifarà alla sua esperienza quasi quarantennale di parlamentare. Un altro caposaldo del suo discorso sarà certamente l'Europa e l'europeismo, suoi veri assilli. E sui quali intende spingere e richiamare il Parlamento a un comune impegno verso questa direzione. Altro argomento che ha impegnato Napolitano nella gironata di ieri è stato quello delle consultazioni di domani per la formazione del nuovo governo. Saranno consultazioni «sprint» e bipolari: non una lunga sequela di incontri di gruppi parlamentari, ma un numero concentrato di colloqui con i rappresentanti delle due coalizioni. Entro domani sera Napolitano avrà esaurito il ciclo degli incontri: i presidenti di Camera e Senato, gli ex presidenti della Repubblica (quindi anche Ciampi, che tornerà al Quirinale il giorno dopo esserne uscito) e le due coalizioni, rappresentate dai loro capigruppo in Parlamento. Al termine, altri due incontri, questa volta con i leader dei due poli Romano Prodi e Silvio Berlusconi. L'incarico a Prodi di formare il nuovo governo di centrosinistra, secondo la tabella di marcia, dovrebbe arrivare mercoledì. Stamattina, Napolitano riguarderà ancora il testo del suo discorso. Resterà nella sua abitazione privata al rione Monti, insieme alla moglie Clio. Il cerimoniale per il giuramento del capo dello Stato prevede infatti che il presidente della Repubblica appena eletto aspetti a casa sua il segretario generale della Camera. Su una delle auto blu di Montecitorio, Napolitano si trasferirà a Montecitorio. Al termine della cerimonia, si sposterà al Quirinale per l'insediamento con un corteo di auto, motociclisti e corazzieri a cavallo. Sarà un trasloco non solo politico: Giorgio e Clio Napolitano hanno infatti deciso di seguire l'esempio dei coniugi Ciampi e andranno ad abitare nel palazzo del Quirinale.

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