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Batte la testa, panico tra i palazzi

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Chiesto il soccorso alla Camera: ma è chiusa. Tocca al Quirinale

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È successo a fine mattinata, quando il presidente della Repubblica eletto, salendo in auto per tornare a casa, ha battuto la testa sul gancio porta abiti della vettura riportando una escoriazione che ha messo in allarme l'autista e la scorta che hanno insistito per farlo medicare. Alla fine, non è stato necessario, è bastata una disinfezione, ma l'episodio ha messo a soqquadro per oltre mezz'ora Palazzo Montecitorio e ha allarmato i medici del Quirinale, contattati dal nuovo capo dello Stato. Erano da poco passate le 14. Napolitano aveva appena lasciato il suo ufficio di senatore a vita a Palazzo Giustiniani ed è salito sull'auto di rappresentanza che gli è stata messa a disposizione in questi giorni: una berlina con la portiera un po' bassa, per la statura del nuovo capo dello Stato, che già se ne era bonariamente lamentato. E la scomodità ha prodotto il piccolo infortunio. Napolitano era solo in macchina, con l'autista. Sono accorsi anche i due motociclisti di scorta della Polizia Stradale. Si è capito subito che non era niente di grave. Ma gli accompagnatori hanno insistito: presidente, deve farsi vedere da un medico. Napolitano, che ha trascorso 38 anni a Montecitorio, come ha sottolineato lui stesso, si è ricordato dell'ambulatorio della Camera dei Deputati. Discreto, efficiente, ottimo per la bisogna. Così, pochi minuti dopo, il piccolo convoglio si è presentato all'ingresso laterale di Montecitorio, in via della Missione. Sorpresa alla vista del presidente eletto, e ancor di più di fronte alla sua richiesta. Purtroppo, gli hanno spiegato, desolati, è sabato, non c'è seduta e dopo le 13 l'ambulatorio è chiuso. I commessi di servizio lo hanno comunque messo in contatto telefonico con uno dei medici della Camera ben conosciuto da Napolitano. Presidente, è meglio rivolgersi al Quirinale, lì infermeria e ambulatorio sono aperti 24 ore su 24, è stato il consiglio. Così, sarebbe stato lo stesso presidente a comporre il numero del centralino della presidenza della Repubblica, chiedendo dell'ambulatorio: «Pronto, sono Napolitano. Posso venire a farmi medicare?». Dopo la telefonata, il presidente eletto ha lasciato Montecitorio. Sembra che non abbia materialmente varcato il portone del Quirinale, ma i medici del Palazzo si sono presi cura di lui, forse nella sua abitazione, rassicurandolo e rassicurandosi per la lievità del danno. Presidente, è solo un'escoriazione, gli hanno detto. È bastato un batuffolo di cotone e un po' d'alcol a risolvere il problema. Ma intanto da domani bisognerà fornire a Napolitano un'auto più adatta.

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