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Si allungano i tempi per la concessione dei domiciliari a Previti

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Ma per per Cesare Previti il lunedì nel quale i suoi colleghi parlamentari sono impegnati nel voto per il presidente della Repubblica è trascorso ancora nella cella di Rebibbia, dove è recluso da sabato dopo la sentenza della corte di Cassazione sul processo Imi-Sir. La decisione del magistrato di sorveglianza non sarebbe imminente: il giudice Laura Longo deve infatti compiere una breve istruttoria prima di prendere la decisione. Il difensore di Previti Alessandro Sammarco confida tuttavia nei tempi brevi. Per il legale, infatti, si tratta soltanto di verificare se nel caso del suo assistito ricorrano i requisiti previsti dalla legge «ex Cirielli» e cioè il fatto che il condannato sia ultrasettantenne e che non vi siano condizioni ostative alla concessione dei domiciliari. Poichè ricorrono entrambe le condizioni, è il ragionamento dell'avvocato, è un «automatismo» che il giudice disponga questa misura. «Escludo che il giudice debba sentirlo, perchè sono queste circostanze verificabili dagli atti», ha spiegato Sammarco che ieri ha visto Previti a Rebibbia. «L'ho trovato bene - ha spiegato - anche perchè impegnato ad arginare la solidarietà che viene continuamente da colleghi e amici parlamentari. Questa è stata una cosa molto importante in questi giorni». E quella del legale non è l'unica visita ricevuta ieri in carcere da Previti, che dal primo giorno della sua reclusione ha avuto modo di vedere molti esponenti di Forza Italia: i parlamentari e i consiglieri regionali hanno infatti libero accesso al carcere. Una processione che ha suscitato la reazione dei parenti di alcuni detenuti, i quali hanno protestato sottolineando che «a nessuno è concesso avere colloqui per ore e ore ogni giorno, comodamente seduti in camere separate e senza eccessive formalità. Ieri a Rebibbia è andato l'avvocato ed esponente azzurro Carlo Taormina che si è intrattenuto con Previti per un'ora e mezza. Poi è stata la volta del senatore di FI Schifani, mentre nel pomeriggio sono andati a trovare l'ex ministro della difesa il coordinatore di Forza Italia Bondi e la parlamentare di An Santanchè. «È lo stesso di sempre, intenzionato a battersi come un leone e per nulla intenzionato a darsi per vinto», ha detto la parlamentare sostenendo di attendere «con curiosità il giorno che verrà a parlare in Parlamento». È infatti intenzione, già annunciata nei giorni scorsi, dei difensori di Previti chiedere che il loro assistito possa partecipare al dibattito alla Camera sull'accoglimento o meno delle sue dimissioni.

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