Elezioni-lampo e maratone

La storia degli scrutinii per la nomina del presidente è fatta di capitoli diversi, con un epilogo a volte arrivato in modo rapido dopo accordi maturati prima che il Parlamento iniziasse a riunirsi; altre volte dopo lunghe trattative ed estenuanti votazioni. Giuseppe Saragat fu protagonista di un'elezione sofferta, visto che arriva al ventunesimo scrutinio, con 646 voti su 927 votanti e un plenum di 963 membri. È il 28 dicembre del 1964. È la vigilia di Natale del 1971 invece quando alla ventitreesima votazione arriva la scelta di Giovanni Leone: i «grandi elettori» sono 1008, visto che per la prima volta scendono in campo tutti i 58 delegati regionali, mentre nelle precedenti circostanze il loro numero era ridotto. L'esponente Dc, con 518 suffragi su 996 votanti supera di poco il quorum della maggioranza assoluta, pari a 505. Dietro di lui, a quota 408, Pietro Nenni. Ottiene 6 preferenze Sandro Pertini. Con Francesco Cossiga arriva la prima elezione lampo. L'allora presidente del Senato viene eletto il 24 giugno 1985 al primo scrutinio, con 752 voti su 977 votanti e un plenum di 1011 membri.