«Voglio vedere la Lazio Non c'è Sky in cella?»
Cesare Previti, al terzo giorno di detenzione a Rebibbia, chiede di poter vedere Lazio-Ascoli. La sua fede biancoceleste è nota. Gli agenti di polizia penitenziaria sorridono e gli rispondo: «No, Sky non c'è. Ma la stanno installando in tutta Rebibbia». L'avvocato-parlamentare di Forza Italia non si rammarica troppo. Anzi, si lascia andare a una battuta: «Beh, spero di poter uscire prima che mettano Sky...». Cesare Previti scherza con agenti dopo aver partecipato alla messa di ieri mattina che è stata celebrata lungo il corridoio del reparto G-6, dove si trovano una decina di celle. L'ex ministro della Difesa - secondo quanto riferito da alcuni dei parlamentari di Forza Italia che gli hanno fatto visita - ha letto tre preghiere dei fedeli. Dopo la messa, Previti si è intrattenuto a colloquio con gli esponenti «azzuri» che sono andati a trovarlo, tra cui Antonio Tajani, Giulio Marini, Alfredo Antoniozzi, Gianni Sammarco, Angelo Maria Cicolani, Giorgio Simeoni, Giampiero Cantoni. A loro avrebbe ribadito l'intenzione di essere presente alla Camera, al dibattito sulla sua richiesta di dimissioni da parlamentare. «Non è solo un fatto mio personale - ha detto ai colleghi di Forza Italia - ma è un problema politico, di giustizia e di uso politico della giustizia». Ieri ha anche letto l'articolo pubblicato da «Liberazione» dal titolo: «Salviamo Previti. Come? Con una legge ad personam: l'amnistia». Ha letto quell'editoriale di Sansonetti sul quotidiano di Rifondazione Comunista ma - riferiscono i parlamentari di Forza Italia - non l'ha commentato. Si è invece soffermato su questioni politiche, in particolare sulle elezioni comunali. Legge molto e guarda la tv, in particolare i telegiornali. Jeans, camicia azzurra e maglione blu, Previti è apparso sereno durante l'incontro avvenuto non in cella ma nella saletta in cui si svolgono i colloqui con lo psicologo. E, sempre ieri, in carcere gli è giunto un telegramma del presidente del Consiglio uscente, Silvio Berlusconi. Ci vediamo martedì a casa: questo - secondo quanto si è appreso - il contenuto del messaggio che Berlusconi avrebbe indirizzato all'ex ministro. Da sabato il carcere romano era stato preallertato per una possibile visita di Berlusconi a Previti. La difesa dell'avvocato parlamentare di Forza Italia ha presentato due istanze alla Magistratura di sorveglianza per chiedere l'applicazione degli arresti domiciliari. La prima delle due istanze, con cui si sollecita l'anticipazione degli arresti domiciliari che a Previti spetterebbero sulla base della ex-Cirielli in quanto ultrasettantenne, verrà presa in esame dal Magistrato di sorveglianza a partire da oggi. E il contenuto del telegramma indica che Berlusconi si dimostrerebbe certo in un esito positivo e celere della decisione del magistrato di sorveglianza. Il telegramma gli sarebbe stato recapitato una volta tornato in cella, concluso l'incontro con i parlamentari che poi hanno proseguito la visita a Rebibbia. In particolare, alcuni dei deputati si sono soffermati a parlare con i detenuti che si trovano nello stesso reparto di Previti. Tra i detenuti del reparto G6 ci sono un algerino arrestato per traffico di stupefacenti, un pedofilo e un poliziotto arrestato.