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«Niente scudocrociato per l'Udc»

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I suoi eredi sono sparsi qua e là nei vari partiti dell'arco costituzionale, ma il suo simbolo, il famoso «scudocrociato», continua a fare discutere. I maliziosi dicono si tratti semplicemente di una questione di voti. Non è un segreto, infatti, che molti elettori subiscano ancora oggi il fascino senza tempo della croce rossa su fondo bianco. Comunque, al di là delle questioni più strettamente politiche, la vera domanda è: chi, tra gli eredi della Dc, può esporre senza problemi quello storico simbolo? Una risposta è arrivata ieri. A comunicarla Gianfranco Rotondi segretario della (nuova) Democrazia Cristina e rappresentante legale del simbolo. «È stato raggiunto - ha detto Rotondi - il quorum delle firme necessarie per la revoca dello scudocrociato all'Udc di Pier Ferdinando Casini». Rotondi ha anche spiegato di non aver firmato la revoca. «Non l'ho fatto - ha detto - per cortesia verso Rocco Buttiglione al quale consegnerò i documenti perché è una questione giuridica ma anche politica; resta il fatto che da oggi l'Udc deve togliere lo scudocrociato dal suo simbolo». Comunque vada a finire c'è da scommetterci: la guerra per lo scudocrociato è tutt'altro che finita.

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