Quirinale, la Cdl lancia Ciampi anti D'Alema
Il centrodestra spariglia per sbarrare la strada alla sinistra. Fassino: bene, ma spetta a lui decidere
Nella partita del Quirinale la Casa delle Libertà rilancia il Ciampi-bis, la rielezione del presidente. La proposta è arrivata al termine di un lungo vertice a Palazzo Grazioli dove Berlusconi ha riunito i segretari dei partiti della coalizione insieme al coordinatore nazionale e al vice, Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto. L'analisi su cui si è ragionato durante la riunione è questa: siccome l'ipotesi di un accordo tra i due poli si è rivelato impraticabile e anche la proposta di una rosa di nomi indicata dalla Cdl è stata rinviata al mittente, e dal momento che questa sequela di no apre al rischio che alla fine Massimo D'Alema possa approdare al Quirinale, non resta che una sola strada perseguibile. E questa è rilanciare un Ciampi bis. La proposta della Cdl suona come una bocciatura categorica al presidente Ds D'Alema la cui eventuale candidatura, in questi giorni, è diventato anche un problema di equilibri interni al governo e ai Ds. Peraltro Berlusconi ha già annunciato una resistenza durissima contro l'eventualità che D'Alema sostituisca Ciampi. Una linea confermata da tutti i leader della coalizione. Sicchè al vertice viene messa nero su bianco una nota in cui la Cdl «fa appello al Parlamento e ai rappresentanti delle regioni perchè interpretino il corale sentimento degli italiani, rieleggendo, al di là e al di sopra di ogni possibile convenienza di parte Carlo Azeglio Ciampi, che in questi sette anni ha rappresentato un solido punto di riferimento morale e istituzionale di tutta la nazione». Il presidente della Repubblica dovrà quindi sciogliere il nodo anche se in diverse occasioni pubbliche ha manifestato perplessità sulla sua permanenza al Colle. Questa soluzione ha subito accolto il via libera dal centrosinistra. Prodi è stato il primo a uscire allo scoperto. «Sarei ben felice se Ciampi accettasse. Saremmo tutti molto contenti ma è lui che deve decidere». A Prodi si sono subito accodati gli altri esponenti della maggioranza. Così il segretario Ds Piero Fassino sottolinea che «tutti gli italiani saluterebbero con simpatia e fiducia la rielezione del presidente Ciampi» e Massimo D'Alema ribadisce che «è ben nota la stima e l'affetto che tutti nutrono per lui». Se Ciampi dovesse accettare «i tempi per la rielezione sarebbero rapidi altrimenti tutto diventa meno sicuro» ha aggiunto D'Alema. Ma cosa accadrebbe in caso di rifiuto di Ciampi. Di certo il percorso, l'ha detto D'Alema, sarebbe più difficile. Resta in campo la soluzione bipartisan di Giuliano Amato che è un esponente di centrosinistra ma accettabile dal centrodestra. A sfavore di Amato gioca però il fatto che i suoi legami con la sinistra si sono allentati. Non dispone di una presenza di partito forte alle spalle che è necessaria per una votazione che si presenta molto difficile e esposta ai franchi tiratori. Connotati bipartisan potrebbe avere anche il salto di Marini dal Senato al Quirinale. Ieri c'è stata anche la visita del senatore a vita Giorgio Napolitano al segretario della Quercia Fassino che ha alimentato le voci di una sua candidatura. Ambienti moderati del centrosinistra da tempo insistono su una candidatura alternativa a D'Alema per evitare che si vada a uno scontro totale con la Cdl. Forzare la mano non conviene, è il ragionamento che si fa, proprio alla luce di quello che è successo con l'elezione di Marini al Senato. La palla quindi a questo punto sta in mano a Ciampi. Il presidente ha poco tempo per decidere. I due presidenti delle Camere, Bertinotti e Marini hanno convocato per lunedì prossimo 8 maggio la Camera e il Senato in seduta comune per l'elezione del Capo dello Stato. Sembra che a far pendere la bilancia verso questa soluzione sia stata la richiesta di Ciampi di avere assicurazione sull'agibilità del Parlamento, senza interruzioni, fino al voto di fiducia del nuovo governo. Come è noto, il limite massimo sarebbe stato il 12 maggio. Da quel giorno, senza possibilità di deroga, le Camere si sarebbero dovute trasformare in