E ora Fini «commissaria» La Russa
Lamorte accanto al capogruppo con deleghe forti. Meloni vicepresidente della Camera
Ignazio La Russa guiderà ancora deputati, mentre Domenico Nania sarà a capo dei senatori. Le novità più sostanziali riguardano però Montecitorio. Tramontata l'ipotesi di una candidatura di Mario Landolfi che avrebbe soprattutto dato fastidio a La Russa, Gianfranco Fini ha deciso per una soluzione meno visibile in modo da evitare la possibile spaccatura interna. Ma probabilmente più dolorosa per l'attuale capogruppo che sarà affiancato da Donato Lamorte. È un nome che dice poco all'esterno, ma Lamorte, uomo di pochissime parole, è un'istituzione interna. È stato infatti il capo della segreteria politica di Fini per molti anni e si appresta ad affrontare la sua seconda legislatura. Sarà vicecapogruppo e avrà la delega al personale. Spetterà a lui, dunque, la distribuzione degli incarichi. Ma il leader di An si spinge anche oltre. Deciso sempre più a cancellare le correnti, ha fatto saltare di nuovo gli accordi interni scegliendo Giorgia Meloni, leader di Azione Giovani (carica dalla quale ancora non s'è dimessa, i suoi predecessori l'hanno fatto una volta eletti deputati), per l'incarico di vicepresidente della Camera. «Per me è motivo di grande orgoglio, mi mette di fronte a una grande responsabilità istituzionale e sono fiera del fatto che An, per volontà del presidente Gianfranco Fini, abbia voluto dare tramite me un importante segnale ai giovani e alle donne», ha dichiarato la giovane deputata.