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Pera tenta una nomina in extremis

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Emilia Campochiaro, capo ufficio dei resoconti di palazzo Madama si è vista gratificare di un sostanzioso aumento di stipendio quale premio per la collaborazione prestata all'estensore dei libri del Presidente e suo consigliere per gli affari culturali, Gaetano Quagliariello. Mentre infatti quest'ultimo è stato premiato con un seggio senatoriale nelle liste di Forza Italia, la Campochiaro era stata proposta per un posto di direttore di servizio. Una eventualità che ha fatto andare su tutte le furie i suoi colleghi funzionari con un uguale anzianità e vincitori di concorso a differenza della Campochiaro che era risultata nello stesso concorso solo idonea. Di qui il colpo di mano: nessuna promozione ma solo un assegno ad personam. Come dire bastano i soldi, per la gloria c'è tempo. Nulla da fare, invece, per la sistemazione del personale dell'ufficio di presidenza. Il colpo di mano per assumere, come già fatto alla Camera i componenti delle segreterie di Pera e degli atri quattro vicepresidenti, Lamberto Dini (Margherita), Cesare Salvi (Ds), Domenico Fisichella (Ex An e ora Margherita) e Francesco Moro (Lega) non è andato a buon segno: dovranno tutti cercarsi un altro lavoro, compera Roberta Santelli che sostituì all'inizio della legislatura la sorella Iole divenuta sottosegreatrio alla Giustizia, quale segretaria particolare del Presidente.

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