di LUCIANO MARESCALCO «SCUSI, mister, che faccio: voto sì o voto no?».
Ci si dispone a zona, ognuno al suo posto, ma un ruolo decisivo nel duello tra Unione e Cdl ce l'avrà la «tattica del fuorigioco»: in questa legislatura è possibile mandare a casa un governo con uno scatto ben azzeccato dalla toilette allo scranno parlamentare, perché non approfittarne? Per questo, soprattutto tra i parlamentari meno esperti, è già scattata la corsa al «mister», l'allenatore politico che sta lì, nell'angolo, a tentare di decifrare il momento buono per attaccare in Aula, quello in cui difendere la maggioranza, l'istante utile per cercare di tentare la spallata dai banchi dell'opposizione. Con una buona dose di astuzia e un pizzico di lungimiranza bipartisan, la società «Running», guidata dall'ex spin-doctor di Massimo D'Alema, Claudio Velardi, ha così pensato di avviare i corsi di formazione per «consigliere politico» proprio in coincidenza con l'avvio di quella che si presenta come una delle più impegnative legislature dell'ultimo decennio. Dal 18 maggio «Running» comincerà la formazione degli esperti da mettere a disposizione di deputati e senatori. E a quanto pare le richieste di «sherpa» da parte dei parlamentari, di entrambi gli schieramenti, non mancano. Non solo tecniche di voto, ma anche assistenza legislativa, tecnica e politica da garantire per l'intera legislatura. «In questa prima fase, come è accaduto per tutto il periodo antecedente le elezioni - spiega il coordinatore scientifico dell'area formativa della società, Stefano Colarieti - assisteremo sicuramente ad una spettacolarizzazione della politica attraverso l'interpretazione che i singoli "attori" sapranno dare al proprio copione politico. Per questo motivo riteniamo indispensabile formare e mettere a disposizione figure professionali in grado di pilotare i nuovi parlamentari nelle fasi iniziali del loro percorso parlamentare, ma anche fornire alla classe dirigente un supporto permanente per coadiuvare la loro azione politica». Il processo formativo è affidato a funzionari della Camera dei Deputati e del Senato, oltre che a docenti di università pubbliche e private.