Sposini lascia il Tg5 e Mediaset
Il giornalista: «È stato un divorzio consensuale». Lo sostituirà Pamparana
La notizia arriva nel pomeriggio con una nota ufficiale in cui Mediaset sancisce l'addio del giornalista dalla testata e anche dal Biscione, e lui subito dopo commenta: «Non c'erano le condizioni per andare avanti». Quello di oggi non è il primo addio di Sposini a Mediaset: dalla Rai, dove era al Tg1, passò nel 1991 a Cologno Monzese per essere tra i fondatori del Tg5; poi nel 1998 tornò a Viale Mazzini, come vicedirettore del Tg1, per poi passare nuovamente al Tg5 nel 2000. Le dimissioni dal Tg5, poi rientrate, le aveva già annunciate quando Enrico Mentana se ne andò dalla direzione della testata. «È stato un divorzio consensuale - spiega Sposini - ma in Mediaset non mi vedevo se non al Tg5, che ho contribuito a fondare e in cui sono stato sempre molto bene. Dal 30 aprile sono disoccupato». Non vuole però dire nulla sul suo futuro, anche se nei giorni scorsi le indiscrezioni parlavano di un ritorno in Rai o anche della direzione di una testata sportiva. «Per ora non vado da nessuna parte, mi metterò alla ricerca di un lavoro. Invierò il mio curriculum e la mia foto alla Rai, a Sky, a La7», dice oggi. Nessun commento invece dal direttore del Tg5 Carlo Rossella, che si limita ad un «No comment». La redazione della testata ammiraglia Mediaset invece si riunisce subito in assemblea e oltre al rammarico per l'addio di Sposini alla fine esprime la propria preoccupazione per il futuro. Il comitato di redazione infatti spiega di fare sue «le preoccupazioni emerse nell'assemblea e cioè la consapevolezza che si è concluso un ciclo storico di questo telegiornale e l'incertezza per ciò che riguarda il futuro. Autonomia, professionalità, equilibrio e pluralismo continuano ad essere la grande sfida del Tg5 non soltanto per i singoli redattori, ma anche per la direzione, alla quale il Cdr chiede rinnovate garanzie. Sulla non formalità di queste garanzie si gioca oggi il ruolo, l'autorevolezza ed anche il successo di ascolti della nostra testata». La prima delle incertezze è su chi ricoprirà il ruolo di vicario sin qui di Sposini: i vicedirettori rimasti al Tg5 (dopo anche il passaggio di Banfi a Matrix) sono due, Pamparana e Rondoni, e sembrerebbe che sarà Pamparana a ricoprire quel ruolo. Maurizio Costanzo spiega che se un rapporto tra un direttore e la sua «spalla» si incrina, non resta che una scelta. «L'ho avuto ospite a Tutte le mattine - racconta Costanzo - proprio il giorno dopo il litigio con Rossella che lo aveva spinto a "mettersi in ferie". Già allora feci questa considerazione: quando un rapporto tra il direttore e il suo vice, che è un dirigente e la sua "spalla", si incrina a tal punto, non resta altro da fare. Io avrei fatto lo stesso: non si può vivere in un eterno conflitto. E comunque Sposini, che è un eccellente giornalista tv, non mancherà di trovare un collocamento adeguato alla sua professionalità».