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di MARINA L.

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Dal canto suo Prodi ha ascoltato e cercato di capire le ragioni del dissenso. Era ancora campagna elettorale, per cui il discorso era subordinato a una eventuale elezione, che è avvenuta. I punti salienti, emersi dall'incontro riguardano alcune dichiarazioni fatte in quell'occasione da Romano Prodi, e cioè che il progetto allo stato attuale ha dei problemi, che vanno affrontati e risolti; ma altresì che il piano europeo dei trasporti è indispensabile per l'Italia. Che se la realizzazione dell'Alta velocità presenta dei problemi per la salute dei cittadini, questo non può essere né trascurato né sottovalutato. Durante l'incontro degli inizi di febbraio affermò anche che se fosse stato eletto sarebbe stato suo impegno attivare un confronto con le popolazioni locali: «È fuori discussione che qualcosa non ha funzionato». Infine, aveva parlato di un confronto con le istituzioni locali, per poi prendere le decisioni necessarie. Un incontro che non è ancora stato pianificato, perché come spiega il sindaco di Venaus, Nilo Durbiano «Adesso aspettiamo che si insedi il nuovo governo e che venga stabilita una data per incontrarci». Nel frattempo su in valle stanno preparando l'anniversario di presidio di cantieri, che si svolgerà il 4 giugno. Data scelta perché, l'anno scorso lo stesso giorno vi fu la prima marcia a Venaus a cui parteciparono trentamila persone.

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