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La CdL conserva Trieste La Provincia all'Unione

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Nelle due sfide più attese (quelle per il comune e per la Provincia di Trieste), il turno di ballottaggio delle amministrative in Friuli Venezia Giulia, primo test elettorale dopo le politiche del 9 e 10 giugno, si chiude quasi sul filo di lana, con poche migliaia di voti di differenza fra i due schieramenti, proprio come era avvenuto 15 giorni fa, a livello nazionale, alle politiche. Ma rispetto a due settimane prima, in Friuli Venezia Giulia il Centrodestra non riesce a ripetere la vittoria schiacciante sul Centrosinistra (15 giorni fa distanziato di dieci punti in regione) e, anzi, perde, la Provincia di Trieste e il comune di Cordenons (Pordenone) a favore di un Centrosinistra che, invece, si conferma alla guida della Provincia di Gorizia. L'effetto «traino» delle politiche sulle amministrative a favore della Casa delle Libertà, alla fine, non c'è stato e il centrosinistra non nasconde certo la soddisfazione per risultati che lo vedono vincente in tre sfide su quattro, con la conquista di due amministrazioni strappate alla Cdl. Resta al Centrodestra il comune di Trieste, che - a giudizio della stessa Cdl - era anche la posta in palio più importante. Proprio a Trieste, Dipiazza è riuscito a confermarsi con un margine di voti (2.294; 58.333 contro 56.039; 51% contro 49%) che nessuno aveva pronosticato dopo l'esito del primo turno, quando il deputato uscente della Margherita, Ettore Rosato, era riuscito a piazzarsi a soli 428 voti (66.138 contro 65.710) da lui. Un confronto difficile, per ammissione sia di Rosato, sia di Dipiazza, ma in un clima di grande civiltà, lontanissimo dai toni avvelenati della campagna elettorale nazionale. Quasi al limite del fair play, con il sindaco confermato che, a risultato acquisito, confessa che vorrebbe poter dire al suo avversario: «Governiamo insieme la città». Chi invece è riuscito a confermare (anzi, ad ampliare) il vantaggio del primo turno è stata Bassa Poropat, che ha portato da 507 a 2.133 i voti di vantaggio su Scoccimarro (65.606 contro 63.473; 50,83% contro 49,17%), sottolineando il valore aggiunto che le liste civiche (e i suoi rappresentanti) possono rappresentare in una competizione elettorale giocata sul filo di poche centinaia di voti. Decisamente più nette, invece, sono state le affermazioni del Centrosinistra alla Provincia di Gorizia e al comune di Cordenons (Pordenone). Enrico Gherghetta (Ulivo, Verdi, Prc, Pdci e Pensionati) ha conquistato la prima con 34.211 voti (58,86%), a fronte dei 23.914 voti (41,14%) del suo avversario Leonardo Zappalà (Fi, Lega Nord e Udc); Carlo Mucignat (Unione), con 5.494 voti (59,72%) ha strappato il comune di Cordenons al Centrodestra che aveva candidato Dino De Anna (3.705 voti; 40,28%). Nei prossimi giorni, infine, si capirà se e quali valenze politiche potranno essere lette in questi che sono i primi risultati di una tornata elettorale amministrativa che avrà il 28 e 29 maggio la sua scadenza più importante.

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