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Caduto nel vuoto l'appello di Violante per una lista unica alle regionali

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Ma c'è tempo fino alle 16 di oggi per registrare i contrassegni per le elezioni regionali in Sicilia del prossimo 28 maggio. In corsa per la presidenza della Regione sono in tre: Salvatore Cuffaro per la Casa delle Libertà, Rita Borsellino (sorella del magistrato assassinato insieme alla sua scorta nel luglio del 1992) sostenuta dall'Unione e, infine, Nello Musumeci, candidato nella lista di Alleanza siciliana. I più celeri a depositare il simbolo negli uffici dell'assessorato regionale agli Enti locali sono stati gli uomini della «Democrazia cristiana per le autonomie», mentre tra i grandi partiti in lizza a tagliare il traguardo per primi sono stati i Dielle, in campo con due contrassegni, e il partito del premier Silvio Berlusconi, Forza Italia. È caduto nel vuoto, dunque, l'appello del capogruppo alla Camera dei Democratici di sinistra Luciano Violante, che aveva proposto una lista dell'Ulivo, per proseguire il percorso avviato in occasione delle recenti europee e andato avanti con le ultime elezioni politiche che si sono tenute il 9 e il 10 aprile scorsi. La Margherita, ma anche pezzi consistenti della Quercia, hanno deciso di presentarsi con i propri simboli; una scelta tattica, legata al sistema elettorale «che - dice il coordinatore regionale Dl, Salvatore Cardinale - penalizza la soluzione unitaria». Dunque ognuno si presenta con il proprio simbolo. Oltre a Forza Italia, hanno depositato il contrassegno anche Alleanza Nazionale e l'Udc, nel cui logo compare il nome del leader Casini come per le politiche. Tagliano il nastro anche i Ds, i Comunisti italiani, Italia dei Valori, la Rosa nel Pugno e Rifondazione comunista, mentre con il simbolo «Uniti per la Sicilia» i cosiddetti «pezzi» dei partiti minori del centrosinistra cercheranno di superare la soglia di sbarramento del cinque per cento. Sotto questa soglia, infatti, non scatterà alcun seggio all'Assemblea regionale siciliana. Sono tre al momento i contrassegni che riportano il nome di Rita Borsellino e due quelli con il nome dell'attuale presidente della Regione Salvatore Cuffaro. Dal punto di vista politico, inoltre, rimane aperta la questione Mpa, col movimento di Raffaele Lombardo contrario a una lista del presidente Cuffaro, opposizione al centro di un confronto nella Cdl, che tuttavia sembra intenzionata a presentarla. L'Ulivo ha deciso invece che la lista del presidente ci sarà, ma non porterà il nome di Rita Borsellino per intero. Tutta da giocare la partita che vede protagonista Nello Musumeci, ex An e ora leader di Alleanza siciliana. Musumeci ha messo in campo la propria candidatura come governatore, ma molti nella Casa delle Libertà sono alla ricerca di un accordo. Non è esclusa tuttavia l'ipotesi che Nello Musumeci possa stringere un'alleanza con l'Mpa, nel caso in cui Lombardo rompa, a sua volta, con la Casa delle libertà. Le liste regionali, i cosiddetti «listini» capeggiati dai governatori, devono essere presentate all'ufficio centrale della Corte d'Appello di Palermo dalle 9 del 27 aprile alle 16 del 28 aprile, così come le liste provinciali, che però dovranno essere presentate alla cancelleria del tribunale dei diversi comuni capoluogo di circoscrizione.

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