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Bonino: «No a inciuci con la Cdl»

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Così la leader della Rosa nel Pugno, Emma Bonino, traccia lo scenario del dopo elezioni e boccia l'ipotesi di affidare al centrodestra la presidenza di una delle due Camere, perchè, dice «è una polpetta avvelanata alla quale bisogna rispondere no grazie». E riguardo la verifica delle schede elettorali, Bonino invita tutti a mantenere i «nervi saldi» in quanto «non c'è Attila alle porte. Possiamo aspettare». Bonino quindi commenta il risultato della Rnp: «Non sono responsabile degli exit poll, sono una signorina con i piedi per terra e ho sempre pensato che per un nuovo simbolo già il 3% sarebbe stato straordinario. Ma non ho problemi ad ammettere che ci aspettavamo di più. Il grande rimpianto è sopratutto per il Senato» continua ancora Emma Bonino commentando il ricorso presentato contro l'esclusione del partito da Palazzo Madama. «E non solo per la situazione che si è creata dal punto di vista della maggioranza ma - aggiunge - anche per avere una rappresentanza in tutte e due le Camere». «Il nostro progetto, però, andrà - Prosegue la Bonino - avanti a tappe accelerate, non siamo mai stati nè una bicicletta elettorale né la semplice confluenza di due partiti. Mercoledì ci sarà una mega-direzione: vogliamo creare la casa di tutti i riformatori laici di questo paese». Per Bonino, inoltre, la convinzione di Berlusconi che dopo le verifiche delle schede il risultato sarà diverso, «è una situazione bizzarra. Ho fatto il capo degli osservatori elettorali in molti Paesi, dall'Afghanistan all'Ecuador. E normalmente chi grida ai brogli è l'opposizione, chi è al governo ha tutti gli strumenti per controllare il voto».

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