Camera e Senato, candidati in lista di attesa
I big eletti in più circoscrizioni dovranno scegliere e liberare così il posto agli altri in lista
Un'attesa che potrebbe protrarsi a lungo, praticamente fino al 28 aprile, giorno in cui sono convocate le prime sedute di Camera e Senato. Secondo la legge elettorale, i parlamentari eletti in più circoscrizioni (normalmente i leader che correvano in testa alle rispettive liste) possono optare per una di esse entro otto giorni dalla proclamazione da parte delle Corti d'Appello. È il caso, ad esempio, di tutti i leader dei partiti, a cominciare da Berlusconi (che risulta eletto in tutte le 26 circoscrizioni) e Prodi (che «conta» 15 elezioni). Una volta che sceglieranno in quale circoscrizione vogliono essere eletti, scatta lo scorrimento della lista verso in basso. I «plurieletti» sono in tutto 44: rispettivamente 15 al Senato e 29 alla Camera. A Montecitorio il giro delle opzioni molto ampio, e in attesa delle scelte dei plurieletti sono in 212. Recordman delle elezioni è Silvio Berlusconi (FI), che deve optare tra ventisei circoscrizioni. Seguono: con 25 Gianfranco Fini (An), con 24 Fausto Bertinotti (Rifondazione Comunista), Pier Ferdinando Casini con 23. Si passa, poi, con 16 opzioni, a Oliviero Diliberto (Pdci), al leader dell'Unione Romano Prodi con 15, a Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi) con 13, a Antonio Di Pietro (Italia dei Valori) con 11. Umberto Bossi (Lega) può contare su 10 opzioni, mentre tra nove circoscrizioni possono scegliere Emma Bonino ed Enrico Boselli (Rosa nel Pugno), Lorenzo Cesa (Udc) e Giulio Tremonti (FI). Cinque sono le opzioni per Leoluca Orlando (Italia dei Valori), e tre per Francesco Rutelli, Rosy Bindi (Margherita), Sandro Bondi (FI), Piero Fassino e Massimo D'Alema (Ds). Infine sono stati eletti in due circoscrizioni Pierluigi Bersani (Ds), Ignazio La Russa e Teodoro Buontempo (An), Luisa Santolini (Udc), Fabrizio Cicchitto, Elio Vito, Rocco Crimi, Guido Crosetto e Antonio Martino (FI), Beppe Fioroni e Ermete Realacci (Margherita). A Palazzo Madama saranno chiamati ad optare fra 4 circoscrizioni Beppe Pisanu (FI), Franco Marini (Margherita), Marco Follini (Udc) ed Armando Cossutta (Pdci). Fra 3 circoscrizioni dovranno scegliere Rocco Buttiglione, Luca Marconi e Francesco D'Onofrio (Udc), Lucio Stanca e Marcello Pera (FI) e Tiziano Treu (Margherita). Tra 2 circoscrizioni opteranno Gavino Angius (Ds), Mario Baccini (Udc), Enzo Bianco e Tiziano Treu (Margherita), Clemente Mastella (Udeur) e Altero Matteoli (An). In questa aumenta comunque il numero delle senatrici elette a Palazzo Madama: 35 rispetto alle 24 attuali. In assoluto, il gruppo con più donne risulta essere quello dei Democratici di sinistra con 14 senatrici su un totale di 64 senatori eletti. Ma è Rifondazione comunista il gruppo che in percentuale è più «rosa» di tutti: 8 senatrici su 27 senatori, pari a poco più del 30 per cento del totale. Forza Italia e la Margherita avranno 4 senatrici per uno, mentre Verdi-Pdci (Insieme per l'Unione) 3 e, per finire, Alleanza nazionale e Italia dei Valori una senatrice ciascuna.