Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La cuoca scopre le schede nella spazzatura

default_image

Erano centinaia e già votate per Camera e Senato. Trovate in un contenitore di cartone aperto

  • a
  • a
  • a

È l'edificio che da anni ospita il seggio per le consultazioni elettorali del Quadraro Nuovo, quartiere alla periferia Est di Roma, da anni roccaforte della sinistra. Centinaia di schede valide per la Camera e per il Senato, custodite in un contenitore di cartone aperto, confuso tra altri diciassette scatoloni abbandonati dopo le elezioni, accanto ai contenitori per i rifiuti del Comune. «Ho visto un fascio di schede gialle, tenute assieme con un elastico, sopra c'era un foglio di carta con sopra scritto "Margherita". Ce n'erano anche altre, sfuse, come se qualcuno ci avesse messo le mani. Ho subito chiamato polizia e carabinieri». La signora era incredula: «Saranno state le nove, in quel preciso istante è arrivato anche il camion della nettezza urbana. Li ho fermati, nessuno doveva toccare quegli scatoloni. Mi chiedo come sia stato possibile abbandonare con tanta leggerezza i voti di centinaia di persone. Come cittadina e come elettrice mi sento offesa». I primi ad arrivare in via Marco Decumio sono stati gli agenti del Tuscolano, il Commissariato di zona. I poliziotti hanno rovistato tra i cartoni. Si sono resi conto che, a parte quello «incriminato», avevano a che fare con il materiale di scarto che solitamente si accumula dopo le consultazioni. In mezzo, però, c'erano anche le schede, circa 1.400, tutte convalidate, assieme ai verbali della sezione numero 958. In poco tempo è balenato il sospetto odioso di brogli, l'idea che qualcuno potesse aver sottratto quelle schede per farle riapparire solo ieri mattina, addirittura che una mano anonima le avesse manipolate per poi lasciarle in bella mostra accanto ai cassonetti della spazzatura. Un «giallo» che è stato chiarito con il passare delle ore. Giuseppe Giulivo è uno dei presidenti di seggio alla Damiano Chiesa, sezione 960. La sua versione è quella che con il tempo è stata confermata dagli investigatori. «Le schede sono state scrutinate con la supervisione dei presidenti, alla presenza dei rappresentanti di lista dei vari partiti. I dati in questa scuola sono stati comunicati per via informatica, poi sono stati chiusi i plichi contenenti le schede valide, quelle nulle, quelle bianche e quelle deteriorate. Il conteggio è finito lunedì notte. Subito dopo sono stati redatti i verbali e i fogli di consegna delle schede. Il passo successivo è stato quello di portare fisicamente queste benedette schede al centro di raccolta del Comune, sotto la supervisione del messo comunale. Un'operazione che solitamente viene assolta dagli scrutatori. Secondo me qualcuno, per stanchezza o per negligenza, ha pensato bene di lasciare lo scatolone con le schede valide tra il materiale da buttare. Ed ora c'è già qualcuno che parla di brogli». L'analisi del signor Giulivo, in schietto romanesco, è stata confermata dai fatti. La Digos ha convocato ieri in questura la presidentessa del seggio 958 e quattro scrutatori. Nel frattempo gli agenti hanno sequestrato le schede ritrovate e le hanno confrontate con i verbali. I voti validi erano 731 per la Camera e 678 per il Senato. Alla fine, i conti sono grosso modo tornati, nonostante le schede fossero state lasciate in mezzo alla strada alla mercé di chiunque, dopo che una ditta privata aveva ripulito la scuola martedì pomeriggio. Anzi, in seguito al secondo conteggio, è emerso che erano state scrutinate due schede in meno assegnate al centro sinistra. Il pm Adelchi D'Ippolito ha ascoltato la presidentessa del seggio e gli scrutatori. Lo scatolone era stato lasciato nella scuola, si sarebbe trattato di una semplice dimenticanza. Una negligenza che potrebbe costare alla responsabile del seggio un'ammenda, una volta constatato che non c'era alcuna intenzione dolosa nell'abbandonare le schede.

Dai blog