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COLOGNO MONZESE (MILANO) — I pullman navetta con la scritta Metropolitana-Mediaset aspettano gli impiegati a fine giornata.

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Gli impiegati salgono velocemente. Piove. In pochi hanno voglia di parlare, si tratti di risultati elettorali o altro. Ai giornalisti non è permesso di entrare nella sede. «Non capiamo il senso di tutta questa attenzione - dicono dall'azienda - questa non è una succursale di Forza Italia, facciamo un altro lavoro e per noi è stata una giornata come le altre». Nessun commento dai vertici Mediaset, il presidente Fedele Confalonieri, il vice Piersilvio Berlusconi, figlio del premier e da anni sempre più impegnato nella direzione dell'impero di papà. Ieri erano in uno dei loro tanti uffici, a Cologno come a Milano in via Paleocapa. Lo stesso faranno oggi e domani, giornata tradizionalmente dedicata a una serie di riunioni. Si valuteranno i programmi, si faranno delle correzioni se necessarie ai palinsesti, si affronteranno problemi tecnici, amministrativi, finanziari. «Dall'azienda non arriverà nessuna dichiarazione ufficiale - ripetono i portavoce - oggi parlano i politici, non certo i dirigenti». Parlano poco anche gli impiegati, gli addetti stampa, i tecnici, i tanti dipendenti che lavorano nei palazzi sotto l'antennone in viale Europa. «Ma che cosa dovremmo dire, abbiamo tenuto la televisione accesa per sentire i risultati come sicuramente la maggior parte degli italiani - dice un' impiegata - finora chi ha votato a sinistra era felice, chi a destra un pò meno». Una cosa è certa: non traspare preoccupazione per un'eventuale sconfitta di Berlusconi.

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