CHE succederà ora? È una domanda a cui nessuno riesce a dare una risposta.

Il presidente della Repubblica potrebbe decidere di non dare dare a nessuno dei due l'incarico di formare il nuovo governo, visto che comunque sia l'uno che l'altro non raccoglierebbero i voti necessari per dar vita a un governo. È possibile dunque che il Colle, dopo il giro di consultazioni, dia il mandato a a un personaggio di una delle due parti sicuramente gradito all'altra. Si tratta di una ipotesi remota, visto che sia Prodi che Berlusconi non pensano nemmeno lontanamente di farsi da parte. Ma se questa strada venisse percorsa, sia il Professore che il Cavaliere avrebbero una «riserva della repubblica» da giocare. E nel caso, a quanto si apprende, l'attuale premier potrebbe puntare sul suo attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Mentre l'attuale capo dell'opposizione pensa a mettere in campo l'ex commmissario europeo Mario Monti, sostenitore del grande centro. Ma in campo potrebbero rientrare anche Pier Ferdinando Casini. Oppure Giuliano Amato, un altro nome gradito al centrosinistra e che non dispiace al Cavaliere. Ipotesi che però devono essere suffragate dalla realtà. Perché appare sempre più difficile che l'attuale presidente della Repubblica, in scadenza (dovrebbe lasciare il Quirinale a metà mese) possa dare l'incarico di formare il governo. Informalmente, infatti, il Colle aveva già fatto sapere nelle settimane scorse che in caso di un risultato non chiaro non avrebbe fatto altri passi. Ma avrebbe lasciato al suo successore. Carlo Azeglio Ciampi, tuttavia, potrebbe succedere a se stesso. Perché Unione e Cdl potrebbero anche decidere di evitare nuove lacerazioni per eleggere un nuovo presidente della Repubblica e dunque pocedere al bis per l'attuale principale inquilino del Quirinale. Si tratta di ipotesi su ipotesi. La fantapolitica ormai corre veloce. E chi è particolarmente pratico di questi giochi avrà molto da lavorare in queste settimane.