Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

LE DENUNCE

Esplora:
default_image

«Schede gialle anche ai minori di 25 anni»

  • a
  • a
  • a

Non si fermano le denunce e le polemiche nemmeno durante la prima giornata elettorale. «Alla Rosa nel Pugno è giunta una segnalazione preoccupante: in alcune sezioni di Roma sono state consegnate schede di votazione per il Senato anche a ragazzi di età inferiore ai 25 anni. Un episodio di questo tipo è accaduto sicuramente a Davide Vallero, 22 anni, elettore della sezione 1374 di Via Ignazio Ribotti»: a renderlo noto è Rita Bernardini, della direzione della Rosa nel Pugno. «Per fortuna - aggiunge - Davide si è accorto subito del grave errore e ha restituito la scheda gialla. Analoghi episodi sono capitati a due suoi amici e coetanei che hanno votato presso le sezioni 1601 (Via Domenico Lupatelli) e 1394 (Via Anton Giulio Barrili). Anche loro si sono immediatamente accorti dell'abbaglio degli scrutatori, ma c'è da chiedersi quanto il fenomeno sia diffuso e quante schede gialle di non aventi diritto al voto siano finite nelle urne elettorali, tenuto conto che non potranno essere in alcun modo annullate perchè indistinguibili (giustamente) dalle altre». Il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio invece denuncia: «All'osservatorio dei Verdi Sos voto pulito sono arrivate numerose segnalazioni che parlano di sms con la voce di Berlusconi che spiega il suo programma elettorale ed invita a premere 1 per parlare con un operatore - ha detto - Alla contestazione degli utenti sul silenzio elettorale, l'operatore sembra aver risposto di essere orgoglioso di ciò che stava facendo». Di qui la richiesta da parte di Pecoraro Scanio al Garante per la Privacy e all'Autorità di garanzia nelle Telecomunicazioni di intervenire immediatamente. Sempre i Verdi denunciano che nel napoletano viene effettuato il pagamento dei voti documentati da foto sui cellulari. Pecoraro Scanio ha reso noto di aver informato il prefetto di Napoli Renato Profili. Ieri altre irregolarità. A Pisa un giovane si è presentato a votare indossando una t-shirt con su scritto «sono un coglione». Il presidente del seggio non ha gradito e ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine, che però non hanno potuto impedire al giovane di votare. Episodio analogo a Milano, dove un minorenne, accompagnando i genitori al seggio dove vota anche il premier, davanti alle telecamere e ai fotografi si è slacciato la camicia facendo vedere una maglietta con la scritta «Meglio coglioni che Berlusconi». Singolare la sorpresa che nella capitale è stata riservata ad un gruppo di elettori che, arrivati al seggio, una scuola di via Ennio Quirino Visconti, hanno trovato i cancelli chiusi. Il seggio non era stato allestito. Ma nessuno li aveva informati della novità. Così hanno dovuto far ricorso alla circoscrizione.

Dai blog