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OLTRE sessantamila uomini schierati per la vigilanza delle 60.

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250 persone del ministero dell'Interno impegnate nella consultazione elettorale a livello centrale, a cui deve aggiungersi il personale delle prefetture. Sono grandi numeri quelli che sta per mettere in moto la macchina messa in piedi in vista delle elezioni. Il maggior numero di elettori risiede in Lombardia (oltre 7 milioni per le elezioni della Camera), il minimo in Valle d'Aosta (poco più di 100 mila, sempre per la Camera). Alle ore 16 di ieri si sono costituiti i seggi per autenticare le schede di votazione. Alle ore 8 di oggi inizia la votazione; le urne rimangono aperte sino alle 22; gli elettori che si trovano nel seggio all'ora di chiusura sono ammessi a votare. Domani alle 7 riprende la votazione che si conclude alle ore 15; gli elettori che si trovano nel seggio all'ora di chiusura sono ammessi a votare. Chiusa la votazione, nel seggio viene accertato il numero di coloro che hanno votato; quindi iniziano le operazioni di scrutinio. I militari delle Forze armate, nonché gli appartenenti a corpi organizzati militarmente per il servizio dello Stato, alle forze di polizia e al Corpo nazionale del vigili del fuoco, sono ammessi a votare nel Comune in cui si trovano per cause di servizio. Anche i naviganti fuori residenza per motivi di imbarco sono ammessi a votare fuori dal Comune in cui risiedono. I degenti in ospedali e case di cura e i detenuti potranno esercitare il diritto di voto rispettivamente nel luogo di ricovero e di detenzione. Infine, è stato introdotto, per la prima volta nel nostro ordinamento, anche il voto domiciliare che è limitato agli elettori affetti da gravi infermità tali da impedire l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano o che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali. L'ammontare della spesa a carico dello Stato è di circa 393.147.000,00. Il costo massimo a sezione ammonta a 5.678,63 euro. I compensi nei seggi normali ammontano a 187 euro per il presidente e 145 euro per gli scrutatori; nei seggi speciali al presidente vanno 90 euro e agli scrutatori 61 euro. Per la prima volta saranno 618 i deputati eletti dal corpo elettorale residente in Italia, un numero inferiore rispetto al passato, dal momento che i 12 parlamentari rappresentati degli italiani residenti all'estero, sono stati sottratti dal plenum dell'Assemblea di Montecitorio composto da 630 parlamentari. Il territorio nazionale è diviso in ventisette circoscrizioni elettorali. Le regioni che eleggono più deputati sono Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia, Veneto e Piemonte. Il loro territorio, infatti, risulta diviso in più circoscrizioni. Si riduce anche per l'Assemblea di Palazzo Madama il numero degli eletti dal corpo elettorale residente in Italia. I senatori passano da 315 a 309 per l'effetto del voto degli italiani all'estero che, per la prima volta, assegna 6 seggi ai rappresentanti dei connazionali che vivono fuori confine. In base all'articolo 57 della Costituzione il Senato è eletto a base regionale e nessuna regione può aver un numero di senatori inferiore a sette, tranne il Molise che ne ha due e la Valle d'Aosta uno. Il numero dei senatori più alto viene eletto dalla Lombardia. Seguono la Campania, il Lazio e la Sicilia.

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