di NICOLA IMBERTI FINALMENTE riposo.
Settandue ore all'insegna della famiglia e degli amici anche se, già stasera, il Professore potrebbe partire alla volta di Roma. «C'è una vittoria da festeggiare» dicono (senza rinunciare ad un pizzico di sana scaramanzia) gli «ulivisti». Una cosa è certa, Prodi è tranquillo. Sa di non essersi risparmiato ed è convinto che tutti gli indizi, ormai, confermano che il ritorno a palazzo Chigi è questione di ore. Così ieri, approfittando della bella giornata, non ha voluto rinunciare alla sua consueta corsa nel parco, una passione che ha ormai soppiantato quella per la bicicletta (anche in questo il Prodi del 2006 è diverso da quello del 1996). Poi nient'altro, solo famiglia e amici. Per la verità ieri il Professore ha anche dovuto rispettare un impegno «istituzionale»: l'appuntamento con un giornalista tedesco che sta realizzando un documentario su di lui. Niente paura però, il Professore non ha nessuna intenzione di violare le regole. Il documentario, che è stato già acquistato da alcune emittenti straniere, verrà trasmesso rigorosamente ad urne chiuse. Quindi Prodi ha incontrato gli amici più stretti e, soprattutto, ha passato un po' di tempo con la moglie e le nipotine Chiara e Benedetta, «trascurate» per questa lunga e faticosa campagna elettorale. Stamattina, invece, intorno alle 10 il Professore e sua moglie Flavia si recheranno a votare in un seggio del liceo «Galvani» in via Castiglione a Bologna. Poi ancora relax familiare. Pranzo nell'abitazione di via Gerusalemme e quindi, la probabile partenza verso Roma (che potrebbe essere posticipata a lunedì mattina). Qui il Professore attenderà i risultati elettorali nel suo ufficio di piazza Santi Apostoli assieme alla moglie Flavia e a coloro che lo hanno accompagnato in questi mesi: l'amico di sempre Riccardo Levi, Giulio Santagata e il portavoce Silvio Sircana. Poi, se i dati confermeranno la tanto attesa vittoria, largo alla festa. Probabile che, come accadde nel 1996, il Professore festeggi con i suoi sostenitori direttamente a piazza Santi Apostoli. Allora Prodi e il «suo vice» Veltroni si presentarono agli elettori in festa appena il risultato divenne definitivo (poco dopo mezzanotte e mezza). Stavolta accanto al candidato premier dell'Unione ci saranno sicuramente Piero Fassino, Francesco Rutelli e Luciana Sbarbati anche se non è escluso che, alla fine, possano arrivare anche gli altri leader dei partiti della coalizione. Tolti Francesco Rutelli, Fausto Bertinotti e Emma Bonino che votano a Roma, infatti, il resto dei big del centrosinistra ha già preventivato un rapido rientro nella Capitale per seguire gli esiti degli scrutini. Insomma, i pensieri dell'Unione sono ormai proiettati verso il dopo elezioni. Certo, c'è anche chi, forse per un eccesso di prudenza, evoca i fantasmi di una possibile sconfitta. Per esorcizzarli non c'è niente di meglio che tornare con la memoria al 1996. Anche allora, infatti, l'Ulivo chiuse la sua campagna elettorale a Roma a piazza del Popolo, e fu un trionfo. In politica, anche la scaramanzia, ha un suo peso determinante.