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«Via l'imposta sui rifiuti, sì alle tasse per le Coop»

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Il provvedimento varrebbe dai 3 ai 3,5 miliardi di euro l'anno, dunque più dell'Ici, e sarebbe anche difficile da attuare in quanto in gran parte d'Italia la tassa sui rifiuti è ormai una tariffa praticata ai cittadini e corrispondente al servizio svolto dalle imprese. Poi però Berlusconi riprende il tema per smentire di aver promesso la sua abolizione. «Ho fatto - spiega - questa considerazione: il valore dell'energia prodotta da questi impianti può superare il valore della raccolta dei rifiuti. Allora, solo in questo caso, si potrebbe pensare di abolire la tassa sui rifiuti...». Ma gli annuncia a sorpesa non si fermano qui. Il premier promette che nella prossima legislatura «le cooperative pagheranno le tasse. Bisogna che le paghino come tutte le altre imprese...». Il premier prende anche in considerazione l'ipotesi di una sconfitta elettorale e traccia un quadro di quello che sarà il suo ruolo. Berlusconi esclude un suo ritiro dalla politica e afferma di non temere per la sorte delle aziende che ha fondato. «Francamente - spiega - non ho timori per le aziende. Conto di vincere ma se dovessi perdere sarò sempre in Parlamento, saremmo comunque forti con 270 deputati. Ed ho garantito - prosegue il premier - ai giovani di Forza Italia che non abbandonerò la politica fino a quando non avrò dato agli italiani un processo giusto che si realizza solo con un giudice imparziale».

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