di DARIO CASELLI SI tinge di giallo l'ultima puntata di «Ballarò».
Sotto accusa per Fini il fatto di aver invitato l'esperto solo con l'intento di screditare l'operato del governo. La trasmissione si concluse ma il dubbio ancora oggi rimane. Davvero Floris aveva scelto quell'opinionista perché critico verso il Governo? O era una pura casualità? Ad alimentare i dubbi c'è un retroscena. La redazione della trasmissione aveva infatti preso accordi per far intervenire in studio un altro esperto, Gianluca Sgarbi, amministratore delegato di Mts che solo all'ultimo sarebbe stato sostituito. Una decisione che lascia pensare. L'azienda Mts è nota a livello internazionale ed è leader nel settore della negoziazione dei titoli di Stato. Inoltre Sgarbi è stato membro della Commissione sulla riforma del decreto legislativo 239, quello che si occupava del risparmio e della tassazione delle rendite, durante il governo Prodi e consulente economico del Ministro delle Finanze, Ciampi. Insomma il personaggio giusto. Tecnico e non amico del centrodestra. Allora perché questo cambio? Forse la redazione si era informata sulle sue valutazioni del mercato italiano. Aveva scoperto che Sgarbi avrebbe detto che non esiste alcuna sfiducia degli investitori stranieri nei confronti dell'Italia e che il Governo Berlusconi non ha creato turbative di mercato con le sue politiche economiche. Non solo, ma avrebbe forse messo in guardia per l'incertezza che sta creando sui mercati la proposta dell'Unione di tassare le rendite. Un intervento che sarebbe risultato più a favore della CdL che dell'Unione. Ben diverso da quello dell'esperto di Fitch's. Da qui la sostituzione? Può essere, ma si tratta solo di ipotesi.